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giovedì 19 luglio 2007

Regolamentare la partecipazione? Bastano pochi articoli...

Ecco un esempio (tra tanti) di un regolamento che norma l'iniziativa popolare.





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REGOLAMENTO PER L’ESERCIZIO DELL’INIZIATIVA POPOLARE PREVISTA DALLO STATUTO COMUNALE


Art.1
Oggetto del regolamento

1. Il presente regolamento disciplina modalità e procedure per la presentazione di istanze, petizioni e proposte di deliberazione nonché per l’indizione di pubblici dibattiti (omissis.....).

Art. 2
Contenuti delle istanze, petizioni e proposte di deliberazione

1. Le istanze, petizioni e proposte di deliberazione devono avere per oggetto interventi e provvedimenti di pubblico generale interesse dei quali i richiedenti non siano gli unici diretti destinatari (omissis......).
2. Le istanze, petizioni e proposte di deliberazione sono redatte in carta libera. Esse sono sottoscritte dagli aventi diritto, ai sensi dell’articolo 55 dello statuto comunale (omissis ......)
3. Nei settori di loro specifico interesse le consulte possono avanzare istanze, petizioni e proposte di deliberazione sottoscritte dai rispettivi coordinatori.



Art. 3
Istanze al Sindaco ed agli assessori

1. Le istanze sono rivolte al Sindaco e agli assessori nelle materie di rispettiva competenza.
2. All’istanza viene data risposta scritta entro 30 giorni dalla presentazione.


Art. 4
Petizioni alla Giunta e al Consiglio comunale

1. Le petizioni alla Giunta e al Consiglio comunale sono sottoscritte rispettivamente da almeno cento e duecento persone.
2. La petizione al Consiglio comunale è trasmessa dal Presidente alla commissione consiliare competente la quale, entro il termine dallo stesso fissato, la esamina e propone al Consiglio la risposta, previa acquisizione del parere degli uffici competenti (omissis ......).
3. La petizione alla Giunta comunale è trasmessa dal Sindaco all’assessore delegato (omissis......).
4. La risposta alla petizione è iscritta dal Sindaco o dal Presidente del Consiglio comunale all’ordine del giorno dell’organo di rispettiva competenza entro 60 giorni dal ricevimento della petizione al protocollo dell’ente.
5. Il Sindaco o il Presidente del Consiglio Comunale comunicano al soggetto designato la risposta alle petizioni presentate, entro 20 giorni dal pronunciamento della Giunta o del Consiglio comunale.
Art. 5
Proposte di deliberazione

1. Le proposte di deliberazione alla Giunta e al Consiglio comunale sono sottoscritte rispettivamente da almeno trecento e cinquecento persone (omissis.......).

2. La proposta di deliberazione è iscritta dal Sindaco o dal Presidente del Consiglio comunale all’ordine del giorno dell’organo di rispettiva competenza, previa acquisizione dei pareri richiesti dalle vigenti disposizioni, entro 60 giorni dal ricevimento della stessa al protocollo dell’ente (omissis.......).

3. I soggetti che intendono promuovere la presentazione di proposte di deliberazione hanno diritto di ottenere dagli uffici comunali i dati e le informazioni relativi alle entrate, alle spese ed al bilancio comunale, necessari per la formulazione delle proposte comportanti nuove o maggiori spese o riduzioni di entrate.

4. Gli uffici comunali competenti collaborano con i promotori per la formulazione delle proposte, secondo le modalità concordate con i responsabili degli uffici stessi.


Art. 6
Pubblici dibattiti

1. Ai sensi dell’art. 60 dello statuto comunale i pubblici dibattiti in apposite assemblee vengono indetti su argomenti riguardanti specificatamente l’attività amministrativa del Comune.
2. La richiesta di convocazione di un pubblico dibattito è rivolta al Sindaco ed è redatta in carta libera. Essa è sottoscritta da almeno cento persone aventi diritto, ai sensi dell’articolo 55 dello statuto comunale (omissis......).
3. Il Sindaco provvede a convocare il pubblico dibattito entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta di cui al precedente comma.
4. Il pubblico dibattito deve tenersi entro 30 giorni dalla pubblicazione all’albo pretorio del Comune (omissis.......).
5. Gli atti amministrativi inerenti l’oggetto del dibattito sono posti in visione degli interessati presso l’ufficio comunale competente in materia di partecipazione .
6. Il pubblico dibattito è presieduto dal Sindaco o da assessore da lui designato, coadiuvato dal responsabile dell’ufficio competente per materia. Delle sedute vengono redatti processi verbali.
7. Il Sindaco o un assessore da lui designato comunica al Consiglio Comunale, nella seduta successiva allo svolgimento del pubblico dibattito, le risultanze dello stesso.
(omissis.....)

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