Opinioni e fatti
Etichette:
La politica a Passirano
Considerazioni sulla lettera del Sindaco di Passirano al Direttore del Giornale di Brescia
----------------------------------------------------------------------------------
----------------------------------------------------------------------------------
Il Sindaco nella sua lettera al Giornale di Brescia scrive che “è mio convincimento che la Giunta abbia proposto un documento in cui risulta chiaramente leggibile la volontà di questa Amministrazione comunale di voler preservare e tutelare l’intero territorio comunale”. Naturalmente espone una sua opinione, mentre i fatti dicono che 1)la Giunta, pochi giorni prima dell’adozione in Consiglio Comunale del 15.5, ha rivisto le classi di sensibilità paesistica di alcune zone di Monterotondo, dopo i “suggerimenti” emersi nel corso della riunione tenutasi a Monterotondo sul Piano Paesitico; 2)molto preoccupati del Piano Paesistico preparato esclusivamente da tecnici e Giunta, 345 cittadini hanno deciso di proporre immediatamente una modifica a quella proposta, prima che il Piano fosse adottato dal Consiglio Comunale.
Il Sindaco aggiunge che Monterotondo “non presenta situazioni di degrado, non è sottoposto a una consistente pressione edificatoria, e che le esigenze della frazione sono attentamente seguite dall’Amministrazione”. I fatti dicono che nel corso della riunione del febbraio scorso, circa 200 persone, assiepate nella “sala civica” di Monterotondo, hanno preteso ed ottenuto che l’ordine del giorno dell’incontro fosse completamente stravolto. In luogo della prevista trattazione del Bilancio di previsione 2007, Sindaco e Giunta hanno dovuto “occuparsi” per lunghe ore solo e soltanto dei problemi di Monterotondo, a conferma che i problemi di Monterotondo non sono invenzioni. Spiace soltanto che il Sindaco, a così breve distanza di tempo, se ne sia già dimenticato.
Affermando che si augurerebbe “uno scambio di opinioni costruttivo, un confronto aperto, non dettato od indotto esclusivamente da personalismi e rivalse”, il Sindaco in realtà – più che credere in quel che scrive – pare intenzionato a sminuire la legittimità della richiesta di modifica del Piano Paesistico, sottoscritta da 345 cittadini. Non condividiamo il pensiero del Sindaco e, in ogni caso, è chiaro che stiamo nuovamente commentando un’opinione personale. Ancora una volta, i fatti sembrano testimoniare una situazione diversa, e cioè: 1)c’è una mozione sottoscritta da 345 cittadini che giace in Comune dal 14 maggio; 2)il Sindaco non ha ritenuto di doversi occupare di quella mozione né durante il Consiglio Comunale del 15.5, né in quello successivo; 3)dopo oltre 50 giorni di silenzio assoluto, il Sindaco ha risposto ai 345 cittadini – facendo abbondante ricorso a cavillosi tecnicismi – in modo del tutto atipico: attraverso una lettera al Giornale di Brescia; 4)il Sindaco, mentre da una parte “esprime tutto il suo rammarico per le difficoltà di interloquire con un comitato che non ha mai comunicato un suo referente”, dall’altra, però, concede più volte a quello stesso comitato l’utilizzo della “sala civica” di Monterotondo per incontri pubblici; 5)a quegli incontri mediamente hanno partecipato una cinquantina di cittadini, oltre a Consiglieri comunali di minoranza e, il 29.6 scorso, anche a Consiglieri comunali di maggioranza.
Il Sindaco aggiunge che Monterotondo “non presenta situazioni di degrado, non è sottoposto a una consistente pressione edificatoria, e che le esigenze della frazione sono attentamente seguite dall’Amministrazione”. I fatti dicono che nel corso della riunione del febbraio scorso, circa 200 persone, assiepate nella “sala civica” di Monterotondo, hanno preteso ed ottenuto che l’ordine del giorno dell’incontro fosse completamente stravolto. In luogo della prevista trattazione del Bilancio di previsione 2007, Sindaco e Giunta hanno dovuto “occuparsi” per lunghe ore solo e soltanto dei problemi di Monterotondo, a conferma che i problemi di Monterotondo non sono invenzioni. Spiace soltanto che il Sindaco, a così breve distanza di tempo, se ne sia già dimenticato.
Affermando che si augurerebbe “uno scambio di opinioni costruttivo, un confronto aperto, non dettato od indotto esclusivamente da personalismi e rivalse”, il Sindaco in realtà – più che credere in quel che scrive – pare intenzionato a sminuire la legittimità della richiesta di modifica del Piano Paesistico, sottoscritta da 345 cittadini. Non condividiamo il pensiero del Sindaco e, in ogni caso, è chiaro che stiamo nuovamente commentando un’opinione personale. Ancora una volta, i fatti sembrano testimoniare una situazione diversa, e cioè: 1)c’è una mozione sottoscritta da 345 cittadini che giace in Comune dal 14 maggio; 2)il Sindaco non ha ritenuto di doversi occupare di quella mozione né durante il Consiglio Comunale del 15.5, né in quello successivo; 3)dopo oltre 50 giorni di silenzio assoluto, il Sindaco ha risposto ai 345 cittadini – facendo abbondante ricorso a cavillosi tecnicismi – in modo del tutto atipico: attraverso una lettera al Giornale di Brescia; 4)il Sindaco, mentre da una parte “esprime tutto il suo rammarico per le difficoltà di interloquire con un comitato che non ha mai comunicato un suo referente”, dall’altra, però, concede più volte a quello stesso comitato l’utilizzo della “sala civica” di Monterotondo per incontri pubblici; 5)a quegli incontri mediamente hanno partecipato una cinquantina di cittadini, oltre a Consiglieri comunali di minoranza e, il 29.6 scorso, anche a Consiglieri comunali di maggioranza.
Che dire? Nulla di più di quanto già detto, salvo notare che non sempre le opinioni sembrano la corretta sintesi dei fatti.
Nessun commento:
Posta un commento