PGT: cosa succede a Paderno
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Piano di Governo del Territorio
Di seguito riportiamo un articolo pubblicato a dicembre 2006 su “L’Incontro”, periodico di informazione dell’Amministrazione Comunale di Paderno.
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Il nuovo Piano di Governo del Territorio e i documenti propedeutici intrapresi dall’Amministrazione: il Piano Paesistico e il Piano del Traffico
La Legge Regionale 12 del 2005 introduce nella pianificazione comunale un nuovo strumento urbanistico: il Piano di Governo del Territorio (PGT) che andrà a sostituire il Piano Regolatore Generale (PRG).
Il PGt prevede che i cittadini e le associazioni presenti sul territorio possano avanzare proposte o richieste, una volta pubblicato l’avvio del procedimento ai sensi della legge 241/1990, fin dalla fase di inizio della pianificazione sulla base di un’urbanistica partecipata e trasparente, mentre in precedenza la cittadinanza subiva l’iter amministrativo, senza poter partecipare a pubbliche assemblee in itinere, ora previste, e poteva fare osservazioni rispetto al piano adottato dal Consiglio Comunale.
La citata legge si inserisce in un quadro normativo nuovo caratterizzato da un più ampio potere discrezionale in favore delle Amministrazioni comunali; infatti la nuova legge prevede che il PGT sia adottato e approvato direttamente dal Consiglio Comunale previo parere di compatibilità della Provincia al proprio strumento di pianificazione (Piano Territoriale di Corrdinamento della Provincia, ovvero PTCP).
Non si tratta soltanto di uno snellimento burocratico, ma di un radicale cambiamento in quanto il nuovo strumento urbanistico sarà il risultato della volontà di 3 soggetti distinti (cittadini, Comune e Provincia), con il conseguente abbandono della funzione di controllo da parte dell’Ente superiore.
L’Amministrazione Comunale dovrà procedere con criteri di trasparenza e partecipazione nella gestione del territorio, introducendo istituti di negoziazione pubblico-privato, e dotarsi di tutte le competenze, gli strumenti conoscitivi e la capacità necessaria a gestire la delicata fase transitoria di passaggio dai PRG al nuovo PGT, e di intraprendere un nuovo percorso che renda l’Amministrazione stessa consapevole degli obiettivi da raggiungere e capace di:
- proporsi con un nuovo ruolo politico-amministrativo connesso alle nuove modalità di urbanistica negoziata;
- valorizzare gli interessi comunali alla luce delle possibili scelte sia in fase di pianificazione che nelle operazioni attuative.
Il Comune di Paderno dovrà inoltre intraprendere scelte in favore di uno sviluppo sostenibile e di qualità del territorio, con attenzione a scelte urbanistiche che favoriscano:
- la riqualificazione delle aree degradate;
- la trasformazione di strutture produttive dismesse in ambiti urbanistici più idonei;
- la diminuzione di consumo di suolo;
- la promozione dello sviluppo sostenibile del territorio con l’adozione di principi di risparmio energetico e di edilizia bioclimatica, anche tramite incentivazioni di carattere economico;
- la valorizzazione del territorio e dei caratteri del paesaggio;
- l’analisi e la razionalizzazione della mobilità anche alla luce delle scelte di sviuluppo urbanistico e socio-economico da intraprendere;
- il miglioramento dei servizi pubblici e di interesse pubblico esistenti e da prevedere.
Sulla base di quanto sopra esposto, il Comune di Paderno ha redatto, con la collaborazione di consulenti urbanistici, documenti propedeutici alla formazione del PGT al fine di promuovere future scelte di trasformazione qualitativamente (e non solo quantitativamente) controllabili e ben inserite nel contesto paesaggistico, e in linea con le strategie di sviluppo, miglioramento e conservazione che il Comune introdurrà nel PGT.
Questi strumenti sono costituiti dal Piano Paesistico Comunale e dal Piano Urbano del Traffico , e definiscono il quadro conoscitivo del territorio comunale come risultante delle trasformazioni avvenute, individuando il sistema del traffico e della mobilità locale, i beni di interesse paesaggistico e monumentali, la struttura del paesaggio naturale e agrario, il tessutoi urbano e ogni altro elemento che possa vincolare o valorizzare la trasformazione del suolo.
La Legge Regionale 12 del 2005 introduce nella pianificazione comunale un nuovo strumento urbanistico: il Piano di Governo del Territorio (PGT) che andrà a sostituire il Piano Regolatore Generale (PRG).
Il PGt prevede che i cittadini e le associazioni presenti sul territorio possano avanzare proposte o richieste, una volta pubblicato l’avvio del procedimento ai sensi della legge 241/1990, fin dalla fase di inizio della pianificazione sulla base di un’urbanistica partecipata e trasparente, mentre in precedenza la cittadinanza subiva l’iter amministrativo, senza poter partecipare a pubbliche assemblee in itinere, ora previste, e poteva fare osservazioni rispetto al piano adottato dal Consiglio Comunale.
La citata legge si inserisce in un quadro normativo nuovo caratterizzato da un più ampio potere discrezionale in favore delle Amministrazioni comunali; infatti la nuova legge prevede che il PGT sia adottato e approvato direttamente dal Consiglio Comunale previo parere di compatibilità della Provincia al proprio strumento di pianificazione (Piano Territoriale di Corrdinamento della Provincia, ovvero PTCP).
Non si tratta soltanto di uno snellimento burocratico, ma di un radicale cambiamento in quanto il nuovo strumento urbanistico sarà il risultato della volontà di 3 soggetti distinti (cittadini, Comune e Provincia), con il conseguente abbandono della funzione di controllo da parte dell’Ente superiore.
L’Amministrazione Comunale dovrà procedere con criteri di trasparenza e partecipazione nella gestione del territorio, introducendo istituti di negoziazione pubblico-privato, e dotarsi di tutte le competenze, gli strumenti conoscitivi e la capacità necessaria a gestire la delicata fase transitoria di passaggio dai PRG al nuovo PGT, e di intraprendere un nuovo percorso che renda l’Amministrazione stessa consapevole degli obiettivi da raggiungere e capace di:
- proporsi con un nuovo ruolo politico-amministrativo connesso alle nuove modalità di urbanistica negoziata;
- valorizzare gli interessi comunali alla luce delle possibili scelte sia in fase di pianificazione che nelle operazioni attuative.
Il Comune di Paderno dovrà inoltre intraprendere scelte in favore di uno sviluppo sostenibile e di qualità del territorio, con attenzione a scelte urbanistiche che favoriscano:
- la riqualificazione delle aree degradate;
- la trasformazione di strutture produttive dismesse in ambiti urbanistici più idonei;
- la diminuzione di consumo di suolo;
- la promozione dello sviluppo sostenibile del territorio con l’adozione di principi di risparmio energetico e di edilizia bioclimatica, anche tramite incentivazioni di carattere economico;
- la valorizzazione del territorio e dei caratteri del paesaggio;
- l’analisi e la razionalizzazione della mobilità anche alla luce delle scelte di sviuluppo urbanistico e socio-economico da intraprendere;
- il miglioramento dei servizi pubblici e di interesse pubblico esistenti e da prevedere.
Sulla base di quanto sopra esposto, il Comune di Paderno ha redatto, con la collaborazione di consulenti urbanistici, documenti propedeutici alla formazione del PGT al fine di promuovere future scelte di trasformazione qualitativamente (e non solo quantitativamente) controllabili e ben inserite nel contesto paesaggistico, e in linea con le strategie di sviluppo, miglioramento e conservazione che il Comune introdurrà nel PGT.
Questi strumenti sono costituiti dal Piano Paesistico Comunale e dal Piano Urbano del Traffico , e definiscono il quadro conoscitivo del territorio comunale come risultante delle trasformazioni avvenute, individuando il sistema del traffico e della mobilità locale, i beni di interesse paesaggistico e monumentali, la struttura del paesaggio naturale e agrario, il tessutoi urbano e ogni altro elemento che possa vincolare o valorizzare la trasformazione del suolo.
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