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La politica a Passirano
Cerchiamo di fare il punto della situazione, partendo da quanto scrive il Sindaco di Passirano nella lettera al Direttore, pubblicata sul Giornale di Brescia il 7 luglio scorso, il cui contenuto si può sintetizzare come segue:
1)nel corso di un’assemblea pubblica tenuta a Monterotondo il 3 maggio scorso, i cittadini sentono parlare per la prima volta di Piano Paesistico Comunale;
2)visto che Sindaco e Giunta hanno già stabilito di presentare il Piano Paesistico al Consiglio Comunale il 15 maggio, la proposta è però da considerarsi “blindata”;
3)tant’è che il Sindaco “invitava e sollecitava i presenti a formalizzare eventuali proposte di modifica, ma solo dopo l’adozione e la pubblicazione del Piano Paesistico”.
1)nel corso di un’assemblea pubblica tenuta a Monterotondo il 3 maggio scorso, i cittadini sentono parlare per la prima volta di Piano Paesistico Comunale;
2)visto che Sindaco e Giunta hanno già stabilito di presentare il Piano Paesistico al Consiglio Comunale il 15 maggio, la proposta è però da considerarsi “blindata”;
3)tant’è che il Sindaco “invitava e sollecitava i presenti a formalizzare eventuali proposte di modifica, ma solo dopo l’adozione e la pubblicazione del Piano Paesistico”.
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Quindi, i cittadini si trovano alle prese con un Piano Paesistico che spicca per alcune sue peculiarità:
- è realizzato solo da tecnici e politici;
- è realizzato senza il coinvolgimento dei cittadini;
- è “chiavi in mano”, e quindi non emendabile;
- le eventuali modifiche potranno essere formulate solo sotto forma di “osservazioni”.
In dissenso con le classi di sensibilità previste dal Piano Paesisitico, e in totale disaccordo con la decisione di Sindaco e Giunta di escludere totalmente la cittadinanza su un problema di questa rilevanza, 345 cittadini firmano una mozione di modifica del Piano Paesitico che viene protocollata al Comune di Passirano il 14 maggio 2007, prima del Consiglio Comunale che lo deve adottare.
A 50 giorni di distanza da quella mozione, il Sindaco risponde con una lettera al Giornale di Brescia, e – a fronte di un nuovo sollecito per ottenere una definitiva presa di posizione – informa direttamente il gruppo di cittadini che “tecnicamente quella non è da considerarsi una mozione, che viene generalmente qualificata come iniziativa rivolta all’Amministrazione Comunale su questioni di interesse per la Comunità”. La lettera del Sindaco del 12 luglio inviata al gruppo di cittadini termina così : “… si precisa che alla nota del 14 maggio verrà data risposta con separata comunicazione”.
Da ultimo il Difensore Civico, recentemente coinvolto nella questione, risponde ai cittadini che (testualmente) “mozione”: il documento è stato recepito dalla Giunta Comunale come "prima osservazione" al P.P.C..”.
Non resta che prendere atto che nel Comune di Passirano le istanze – anche se sottoscritte da 345 cittadini - a volte possono essere accantonate per mesi e mesi.
Aspettando Godot.
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