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giovedì 7 febbraio 2008

Opere pubbliche e qualunquismo

Il rischio di accettare commenti anonimi è che, in qualche caso, si è costretti a dover intervenire per puntualizzare alcuni aspetti delle questioni sollevate dai lettori. Ma questo fa parte del gioco, e quindi eccoci qua, a dire la nostra. L'anonimo lettore che ha pubblicato il commento alle 15.16 del 23 gennaio sul nostro post Dove sono le opposizioni?, ha fatto d'ogni erba un fascio e ha sparato su tutti (o quasi) indistintamente.

Non spetta certo a noi vestire i panni dell'avvocato difensore delle opposizioni (e tanto meno di Sinistra Democratica, che siede peraltro nei banchi della maggioranza), visto che molti cittadini hanno avuto modo di farsi un'idea di quanto è accaduto e di quali sono, e sono state, le posizioni dei diversi gruppi consiliari di Passirano nella lunga vicenda dell'ex casa del fascio (clicca qui per leggere il post "Il teatrino della politica").

E quindi ci limitiamo a prendere atto che su questo tema qualche cittadino si è arrabbiato, qualcun'altro si è scandalizzato, altri si sono indignati. Sappiamo però che molti cittadini di Passirano, nonostante 3 articoli apparsi sui quotidiani locali, continuano ad ignorare la questione dell'ex casa del fascio. Oppure, se la conoscono, considerano che l'accaduto tutto sommato rientri in una cornice di normale ... normalità (il nostro anonimo lettore appartiene a questa ultima categoria?).

Premesso che i lavori pubblici a Passirano sono sempre stati materia di esclusiva competenza di un ristrettissimo ed autoreferenziale gruppo di persone, perchè una situazione come quella dell'ex casa del fascio sembra essere accettata da tanti cittadini come assolutamente normale? Forse perchè si è diffusa l'idea, un tantino pericolosa, che un'opera pubblica contenga quasi sempre questi tre "ingredienti":

1)tempi biblici di realizzazione;
2)varianti in corso d'opera;
3)costi più elevati rispetto a quanto sarebbe lecito aspettarsi.


Affermazioni gratuite e qualunquiste? Può darsi. Ma questo è motivo in più per richiedere ai nostri amministratori di fornire alla cittadinanza la più completa e trasparente informazione sulla vicenda dell'ex casa del fascio. Invito che, peraltro, pare del tutto corente con le parole pronunciate solo pochissimi giorni fa del Presidente della Corte dei Conti: "Il denaro pubblico costituito da quanto viene versato da tutti i cittadini attraverso l’imposizione fiscale, è bene primario della collettività perché è strumento e, al contempo, limite per ogni utilità sociale". [...] E ancora: "Ogni gestione di risorse pubbliche deve avvenire [...] nella massima trasparenza, perché senza di questa non vi è democrazia".




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