Passirano: l'ex casa del fascio alla Corte di Conti
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La politica a Passirano
Nuove polemiche. Passirano, alla Corte dei conti il pagamento sbagliato per l’ex Casa del fascio. Articolo pubblicato dal Giornale di Brescia il 14 febbraio 2008.
Passirano - L’ex Casa del fascio «trasloca» alla Corte dei conti. Il bisogno di chiarezza più volte invocato dalle varie opposizioni porta l’errato pagamento da 90mila euro sino alla sede milanese dell’organo di vigilanza, riassunto nelle due pagine dattiloscritte dell’esposto inviato dalla sezione di Passirano di «La Destra». «Era l’unica strada per fare chiarezza, spiega il portavoce del movimento Fabio Faustini. Chiarezza che secondo noi deve riguardare anche le responsabilità politiche presenti nella vicenda, sinora escluse a priori dall’attuale Amministrazione comunale Gerardini. Il processo di indagine avviato dalla maggioranza mira solo all’accertamento delle responsabilità personali dei dipendenti, descrivendo come estranei alla vicenda coloro che avevano il compito di vigilare sul loro operato, ovvero gli amministratori». La soluzione di rimandare ogni giudizio ed indagine alla Corte dei conti è risultata l’unica possibile secondo i consigli del legale interpellato dal movimento passiranese non presente all’interno del Consiglio comunale. «Nelle prossime settimane saremo in mezzo alla gente - conclude Faustini - allestendo dei gazebo per spiegare nei dettagli ai passiranesi come siamo arrivati a questa soluzione».
Anche la sezione della Lega Nord presente nel paese franciacortino, condivide la strada indicata dalla destra: «Anche se - spiega il capogruppo Daniele Mingardi - pensiamo che la faccenda necessiti del tatto e della circospezione dovuti, anche noi stiamo preparando un esposto per la Corte dei conti demandando agli organi preposti ogni giudizio sul caso».
I gruppi consiliari di «Comunità Solidale» e «Con voi per voi» (centro-destra), scelgono invece la strada della commissione consiliare, istituendo un organo super-partes chiamato a fare luce «in famiglia» sulla spinosa vicenda.«Abbiamo scelto di non andare direttamente alla Corte dei conti - spiega Amilcare Barucco di Comunità Solidale - dal momento che sarà comunque un passaggio obbligato del percorso di indagine già avviato dall’Amministrazione Gerardini. Riteniamo piuttosto che sia utile un confronto a livello consiliare per chiarire alcuni aspetti della vicenda che ancora non tornano nelle versioni raccolte sinora, in cui rimangono alcuni angoli bui».
Passirano - L’ex Casa del fascio «trasloca» alla Corte dei conti. Il bisogno di chiarezza più volte invocato dalle varie opposizioni porta l’errato pagamento da 90mila euro sino alla sede milanese dell’organo di vigilanza, riassunto nelle due pagine dattiloscritte dell’esposto inviato dalla sezione di Passirano di «La Destra». «Era l’unica strada per fare chiarezza, spiega il portavoce del movimento Fabio Faustini. Chiarezza che secondo noi deve riguardare anche le responsabilità politiche presenti nella vicenda, sinora escluse a priori dall’attuale Amministrazione comunale Gerardini. Il processo di indagine avviato dalla maggioranza mira solo all’accertamento delle responsabilità personali dei dipendenti, descrivendo come estranei alla vicenda coloro che avevano il compito di vigilare sul loro operato, ovvero gli amministratori». La soluzione di rimandare ogni giudizio ed indagine alla Corte dei conti è risultata l’unica possibile secondo i consigli del legale interpellato dal movimento passiranese non presente all’interno del Consiglio comunale. «Nelle prossime settimane saremo in mezzo alla gente - conclude Faustini - allestendo dei gazebo per spiegare nei dettagli ai passiranesi come siamo arrivati a questa soluzione».
Anche la sezione della Lega Nord presente nel paese franciacortino, condivide la strada indicata dalla destra: «Anche se - spiega il capogruppo Daniele Mingardi - pensiamo che la faccenda necessiti del tatto e della circospezione dovuti, anche noi stiamo preparando un esposto per la Corte dei conti demandando agli organi preposti ogni giudizio sul caso».
I gruppi consiliari di «Comunità Solidale» e «Con voi per voi» (centro-destra), scelgono invece la strada della commissione consiliare, istituendo un organo super-partes chiamato a fare luce «in famiglia» sulla spinosa vicenda.«Abbiamo scelto di non andare direttamente alla Corte dei conti - spiega Amilcare Barucco di Comunità Solidale - dal momento che sarà comunque un passaggio obbligato del percorso di indagine già avviato dall’Amministrazione Gerardini. Riteniamo piuttosto che sia utile un confronto a livello consiliare per chiarire alcuni aspetti della vicenda che ancora non tornano nelle versioni raccolte sinora, in cui rimangono alcuni angoli bui».
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