Salveremo la Franciacorta?
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Paesaggio territorio e ambiente
Articolo pubblicato domenica 03 febbraio 2008 su BresciaOggi. A Iseo riuniti sindaci, tecnici e assessori provinciali «Così salveremo la Franciacorta».
«Franciacorta sostenibile», il convegno dell’Iseo lago organizzato da Cogeme ha concluso il progetto di «sostenibilità per il futuro del territorio» la cui necessità è stata testimoniata da tutti i relatori e dai sindaci in sala. La relazione di Isabella Nodari, sindaco di Erbusco, una sessantina di abusi edilizi documentati in tre anni, dal 2004 a fine 2007, nonostante le 21 varianti all’unico Prg redatto nel 1991, ha fotografato una situazione esemplare.
All’incontro, aperto dai Marco Ghitti, sindaco di Iseo e Giovanni Frassi, presidente della Fondazione Cogeme onlus che ha finanziato il progetto pilota «Franciacorta sostenibile», c’erano oltre 150 tecnici, amministratori locali e due assessori provinciali. Redatta da Maurizio Tira, ordinario di Tecnica e pianificazione urbanistica dell’Università di Brescia, la relazione finale ha presentato genesi e fasi del progetto, con sei incontri, due pubblici e tre riservati agli amministratori, che hanno permesso di elaborare obiettivi in collaborazione con i comuni vicini per programmare la gestione del territorio, in un’ottica sovracomunale.
Tra i dati più rilevanti forniti da Tira l’aumento rilevante del rapporto tra abitanti e territorio utilizzato, l’importanza della mobilità e la necessità di coordinare gli sforzi. La relazione ha fatto da riferimento a tutti gli interventi: Gianluca Delbarba, Presidente Cogeme, ha avanzato la proposta di una Autorità del territorio; Adriano Baffelli, Consorzio del Franciacorta, ha ricordato l’importanza di proteggere produzione vitivinicola e turistica, Luca Rinaldi, Sovrintendente Beni architettonici e paesaggio, ha evidenziato invece i rischi di uno sviluppo portati dalla maggiore autonomia delle amministrazioni.
I sindaci hanno fatto riferimento a fatti concreti. L’erbuschese Nodari, ricordando la cementificazione che ha cancellato i confini tra frazioni e centro, ha raccontato che il vincolo posto dalla Regione fino al confine di Adro, ha provocato critiche degli abitanti che hanno indotto la sua amministrazione, dopo incontri ed assemblee, a proporre una diversa impostazione inserendo nel vincolo la cava Zocco. "Occorre una strategia comune - ha invece affermato Angelo Bozza, sindaco di Monticelli Brusati - con regole certe pur nelle autonomie".
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