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giovedì 7 febbraio 2008

Guai se ti conoscesse davvero!

Con me e con gli alpini è un libro di Piero Jahier ispirato alla prima guerra mondiale. “Il rigorismo morale di Jahier – scrive Salvatore Guglielmino – in questo libro diventa commozione, pietà, ma anche rancore verso l’altra Italia, quella che ha trasformato queste plebi in soldati senza aver mai pensato prima a farne dei cittadini”.


C’è un brano del libro di Jahier che, in particolare, mette a nudo quanta mediocrità, quanta povertà morale ci sia in chi comanda. L’autore, parlando del rapporto tra superiori e soldati scrive:
Se ti ubbidisce è perché stai lontano.
Il suo rispetto è fondato sulla fede che la gerarchia sia giustizia, sia merito, sia premio.
Forse crederà che tu l’abbia guadagnato.
Guai se perdesse questa fede!
Guai se ti conoscesse davvero!




La prima guerra mondiale è finita da quasi un secolo, e, nel frattempo, la società italiana ha subìto profondi e radicali cambiamenti. Ma quelle pagine di Jahier, per certi versi, sono ancora incredibilmente moderne. Anche nell’attuale rapporto tra istituzioni e cittadino, tra rappresentanti politici e loro elettori si ritrova, infatti, un rancore verso l’altra Italia. Questa volta, a differenza del libro di Jahier, l’altra Italia è quella in cui vivono e prosperano i professionisti della rappresentanza, i cui programmi elettorali promettono sistematicamente trasparenza amministrativa, partecipazione, difesa dell’interesse comune. E’ l’Italia dei politici sempre molto attenti agli elettori, ma che non sono certo interessati ai cittadini.

I protagonisti di oggi non possono certo essere gli alpini della prima guerra mondiale, ma rimane viva e presente in tanti di noi quella “tensione etico-civile” che le pagine di Jahier avevano messo in evidenza già molti anni fa:
... Guai se ti conoscesse davvero!

Riusciremo a cambiare l'altra Italia?

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