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sabato 4 agosto 2007

Uno scambio partecipativo di ... 3 minuti

Nel suo intervento su “Passirano Notizie” del giugno 2007, l’Assessore alle Politiche Culturali – riferendosi alle difficoltà di “costruire modelli di partecipazione” scrive testualmente che “… le riunioni su temi di pubblico interesse sono quasi sempre deserte, o scarse di partecipazione”.

E’ evidente che l’Assessore si è già dimenticato della riunione pubblica di febbraio 2007 tenutasi a Monterotondo, fortemente voluta dai cittadini e alla quale erano presenti oltre 150 persone.

L’Assessore deve essersi dimenticato che l’incontro era stato sollecitato a dicembre 2006 con un documento sottoscritto da 130 persone, regolarmente protocollato presso il Comune di Passirano.

L’Assessore probabilmente non ricorda il tentativo della Giunta di delegittimare quella iniziativa popolare (metodo non troppo democratico, ma che sembra ormai diventato un vero e proprio “marchio di fabbrica” di questa Amministrazione).

L’Assessore non rammenta che, dopo 3 mesi dalla richiesta di assemblea pubblica avanzata da 130 cittadini, attraverso alcune locandine la Giunta comunale programmava un incontro a Monterotondo (febbraio 2007) che prevedeva la trattazione di soli 2 argomenti, che nulla avevano a che vedere con i problemi evidenziati dalla cittadinanza.

L’Assessore si è dimenticato che l’ordine del giorno previsto dalla Giunta veniva però completamente “stravolto” nel corso del dibattito per le fortissime pressioni dei cittadini presenti.

Sempre su “Passirano Notizie” del giugno 2007, l’Assessore scrive che “… per rendere efficace l’attività amministrativa è necessario mettere in relazione continua l’attività politica della Giunta comunale con la comunità dei cittadini”.

L’Assessore informa inoltre che “… senza l’organizzazione di uno scambio partecipativo tra cittadini e Amministrazione comunale, si rischia di operare perdendo la bussola, disconoscendo gli interessi del tessuto locale”.

Belle parole, ma l’Assessore deve spiegare come intende conciliare i concetti appena espressi con “l’invito”, rivolto dallo stesso Assessore, al rappresentante del comitato di Monterotondo, che finalmente (febbraio 2007) chiedeva di poter illustrare i problemi della comunità alla Giunta nel corso di quel dibattito pubblico.

Per chi l’avesse dimenticato, e per chi non era presente a quella assemblea, ricordiamo che l’“invito” dell'Assessore alle Politiche Culturali è suonato così: “La signora ha 3 minuti per parlare”.

Alla faccia dello scambio partecipativo….

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