415 cittadini firmano per modificare il Piano Paesistico
Etichette:
Piano Paesistico
In barba a tutti i percorsi partecipativi ipotizzati all’Assessore alle Politiche sociali, a maggio 2007 i cittadini di Passirano scoprono, improvvisamente, che è venuto alla luce il Piano Paesistico Comunale. Un nuovo strumento che deve essere istituzionalmente di sicura ed assoluta eccellenza perché costruito da Sindaco e Giunta “con il contributo di figure dotate di notevole spirito critico”. Insomma un lavoro d’elite che, in quanto tale, non ha necessità di essere condiviso con i cittadini.
E infatti, pur ignorando gli indirizzi dell’Assessore alle Politiche sociali, che vuole “avviare momenti di intensa partecipazione” (vedi pagina 8 di “Passirano Notizie” di giugno 2007), la Giunta stabilisce che i cittadini potranno presentare eventuali osservazioni al Piano Paesistico dopo la sua adozione in Consiglio Comunale.
Anche se non richiesto, 345 cittadini decidono comunque di esprimere il loro parere in tema di Piano Paesistico e, in dissenso con il progetto elaborato dalla Giunta e dalle figure dotate di notevole spirito critico, a maggio 2007 presentano al protocollo del Comune di Passirano la loro proposta di Piano Paesistico.
E infatti, pur ignorando gli indirizzi dell’Assessore alle Politiche sociali, che vuole “avviare momenti di intensa partecipazione” (vedi pagina 8 di “Passirano Notizie” di giugno 2007), la Giunta stabilisce che i cittadini potranno presentare eventuali osservazioni al Piano Paesistico dopo la sua adozione in Consiglio Comunale.
Anche se non richiesto, 345 cittadini decidono comunque di esprimere il loro parere in tema di Piano Paesistico e, in dissenso con il progetto elaborato dalla Giunta e dalle figure dotate di notevole spirito critico, a maggio 2007 presentano al protocollo del Comune di Passirano la loro proposta di Piano Paesistico.
Probabilmente convinti che il pensiero dell’elite non può e non deve essere messo in discussione, Sindaco ed Assessori ignorano totalmente la mozione e, nel corso del Consiglio Comunale, non relazionano i Consiglieri sull’esistenza di una nuova proposta di Piano Paesisitico, firmata da quasi 350 persone.
Il silenzio assoluto durerà per altri 50 giorni, e verrà rotto solo da una lettera che il Sindaco di Passirano invierà al Giornale di Brescia che, come noto, è l’organo istituzionalmente preposto ad occuparsi delle mozioni presentate dai cittadini al Comune di Passirano.
In quella lettera, il Sindaco "smonta" definitivamente l’iniziativa dei 345 cittadini, non certo per sua volontà, ma a causa di insormontabili problemi di natura formale e procedurale. Problemi che, tuttavia, nel Consiglio Comunale di maggio 2007, non aveva rilevato. Il Sindaco, inoltre, si rammarica, come farà in altre occasioni, di non essere stato informato della costituzione e di non conoscere i nomi dei referenti del comitato che ha promosso la raccolta delle firme.
Il rammarico del Sindaco non si placa nemmeno quando, allo stesso Comitato “mai costituito e senza referenti”, concede l’utilizzo della sala civica di Monterotondo.
Dopo 2 mesi, il 17 luglio, il Sindaco ha un improvviso ed inatteso ripensamento e decide di scrivere personalmente, e singolarmente, a tutti i 345 cittadini che hanno proposto la mozione. Con quella lettera si comunica che “pur non essendo pienamente rispondente alla canonica modalità di presentazione delle osservazioni, la proposta di modifica al Piano Paesistico è stata comunque accolta come prima osservazione” (vedi post La Giunta di Passirano ha accolto come osservazione la proposta dei cittadini di modifica al Piano Paesistico).
Il Sindaco informa tutti i cittadini firmatari della mozione che, tuttavia, l’aver accolto come prima osservazione la loro proposta non significa aver accettato di modificare il lavoro svolto dall’elite (ovvero, Giunta e figure dotate di notevole spirito critico). Con la sua lettera, infatti, il Sindaco ammonisce che la determinazione “delle classi di sensibilità paesistica deriva da un’attenta indagine analitica e tecnica di tutte le componenti del paesaggio, e rappresentano l’indicatore di un complesso equilibrio d’insieme ottenuto filtrando il mosaico delle componenti fisico-naturali, agrarie, storico-culturali e urbane”.
I cittadini, non spaventati dalle enormi difficoltà tecniche di determinazione delle classi di sensibilità paesistica illustrate dal Sindaco, decidono nuovamente di opporre al “mythos” prodotto dalla Giunta il “logos” del loro vivere sul territorio. Che, ricordiamolo ancora una volta, la Regione Lombardia definisce “di eccezionale valore paesaggistico”.
E così - anche per venire in soccorso all’Assessore alle Politiche sociali, il solo all’interno della Giunta che propugna “scambi partecipativi” con la cittadinanza – ecco che il 3 agosto 2007, 415 cittadini firmano un’osservazione che richiede, ancora una volta, la modifica del Piano Paesisitico di Passirano.
Dopo 2 mesi, il 17 luglio, il Sindaco ha un improvviso ed inatteso ripensamento e decide di scrivere personalmente, e singolarmente, a tutti i 345 cittadini che hanno proposto la mozione. Con quella lettera si comunica che “pur non essendo pienamente rispondente alla canonica modalità di presentazione delle osservazioni, la proposta di modifica al Piano Paesistico è stata comunque accolta come prima osservazione” (vedi post La Giunta di Passirano ha accolto come osservazione la proposta dei cittadini di modifica al Piano Paesistico).
Il Sindaco informa tutti i cittadini firmatari della mozione che, tuttavia, l’aver accolto come prima osservazione la loro proposta non significa aver accettato di modificare il lavoro svolto dall’elite (ovvero, Giunta e figure dotate di notevole spirito critico). Con la sua lettera, infatti, il Sindaco ammonisce che la determinazione “delle classi di sensibilità paesistica deriva da un’attenta indagine analitica e tecnica di tutte le componenti del paesaggio, e rappresentano l’indicatore di un complesso equilibrio d’insieme ottenuto filtrando il mosaico delle componenti fisico-naturali, agrarie, storico-culturali e urbane”.
I cittadini, non spaventati dalle enormi difficoltà tecniche di determinazione delle classi di sensibilità paesistica illustrate dal Sindaco, decidono nuovamente di opporre al “mythos” prodotto dalla Giunta il “logos” del loro vivere sul territorio. Che, ricordiamolo ancora una volta, la Regione Lombardia definisce “di eccezionale valore paesaggistico”.
E così - anche per venire in soccorso all’Assessore alle Politiche sociali, il solo all’interno della Giunta che propugna “scambi partecipativi” con la cittadinanza – ecco che il 3 agosto 2007, 415 cittadini firmano un’osservazione che richiede, ancora una volta, la modifica del Piano Paesisitico di Passirano.
Nessun commento:
Posta un commento