L'ancora di salvezza
L'idea di accorpare in un’unica struttura edilizia tutte le scuole presenti nel nostro comune, offre tuttavia lo spunto per una riflessione che riguarda l’utilizzo improrio del territorio, a cui le amministrazioni ricorrono con troppa facilità per poter generare risorse economiche. E magari cercare di "salvarsi in corner".
Alcune considerazioni per cominciare.
La prima: come abbiamo riportato nel post Adesione alla Carta di Aalborg da parte del Comune di Passirano, è utile ricordare che con delibera di Giunta n° 14 del febbraio 2005 questa stessa Amministrazione ha deciso di aderire alla Carta di Aalborg, documento condiviso dalle città che promuovono lo sviluppo sostenibile del loro territorio. Ovvio che il significato di questa adesione deve essere elemento fondante delle politiche di sviluppo futuro della comunità, e non una mera dichiarazione di intenti fine a se stessa.
Terza considerazione: nel ricordare che con il nuovo PGT potrebbe arrivare l'ennesima “ondata” di aree fabbricabili, meglio far presente a chi sta lavorando al PGT (ovviamente nell’ombra, vedi anche il post La partecipazione dei cittadini al PGT? Solo a parole. Come sempre.) che nel nostro comune ci molte stanze sfitte, decine di unità immobiliari invendute, e molte aree già rese edificabili dal vecchio PRG che attendono tempi migliori per essere …. cementificate. Oltre a questo, è ormai assodato che il mercato immobiliare nei prossimi anni sarà caratterizzato da una fase fortemente recessiva.
Pessimismo gratuito? No, perchè lo stesso programma elettorale della lista “Insieme per Passirano” riconosce che il nostro territorio è "entrato da anni nel mirino della speculazione edilizia". Per inciso, e molto velocemente, dobbiamo rilevare che gli stessi autori di quel programma elettorale, per difendersi dalla speculazione edilizia, non hanno trovato nulla di meglio da fare se non decretare la fine della commissione edilizia (vedi il post Dicembre 2001: soppressione della Commissione Edilizia di Passirano ) e cambiare 4-5 responsabili dell'ufficio Tecnico nell'arco di pochi anni.
Tornando al programma elettorale voluto dall'attuale Amministrazione comunale, a pagina 18 leggiamo che "... la salvaguardia del territorio rappresenta un punto programmatico essenziale." Il programma elettorale rileva inoltre che "... l'urbanizzazione selvaggia e di speculazione è ormai arrivata anche nel nostro Comune; è dunque giunto il momento di manifestare con chiarezza e determinazione la filosofia politica di cui il nostro gruppo si vuole rendere promotore". Per questo l'attuale Amministrazione si impegnava a "considerare il territorio non come un bene da sfruttare, bensì da salvaguardare: il territorio è un bene prezioso e su di esso si intrecciano i doveri dei cittadini di oggi con i diritti delle future generazioni".
Ritornando ora al "tormentone" polo scolastico, è chiaro che la sua realizzazione - per il momento ventilata solo dall'Assessore alla Pubblica Istruzione - significa dover reperire alcuni miliardi di vecchie lire, cifra di cui il nostro comune non dispone sicuramente, se è vero come è vero che a febbraio 2007 – pur di “far cassa” – i nostri Amministratori hanno deciso di cedere il diritto di superficie di tutte le aree di edilizia economica popolare (vedi il post Delibera del Consiglio Comunale per la trasformazione del diritto di superficie in proprietà).
Si tratta sicuramente di "finanza creativa" di natura straordinaria che però ha il pregio di far capire alla cittadinanza quali siano le effettive difficoltà del bilancio comunale. E allora, se questa è la situazione delle nostre casse, dove trovare i soldi per un progetto "faraonico" come il polo scolastico? Bisognerebbe girare la domanda a chi - contro ogni logica, e dopo aver utilizzato ingenti risorse soli pochi anni fa per la nuova scuola media e, ancor più recentemente, per la scuola elementare di Passirano - si ostina a volere il polo scolastico.
Dovendo però azzardare un'ipotesi, è probabile che solo la cementificazione di nuove aree, condita con qualche "robusta" operazione di urbanistica contrattata, sia la soluzione più facile per poter concretizzare l'idea del solo (per ora) Assessore alla Pubblica Istruzione. Qualcuno sostiene che, però, parte dei fondi si potrebbero trarre dall’alienazione degli immobili in cui attualmente hanno sede le varie scuole del nostro comune.
Certo, ma questo comporterebbe la trasformazione in residenziale-commerciale e la vendita ai privati di tutti i volumi di edilizia scolastica esistenti, volumetria la cui entità complessiva non è sicuramente da sottovalutare. Ipotizzando che questa sia la soluzione, sarebbe interessante capire se il Piano di Governo del Territorio - nella definizione del reale fabbisogno di nuova edilizia - si sta ricordando dell'esistenza di questo "surplus" di volumi.
Considerato però che nessuno ad oggi ha notizie sul nuovo Piano del Governo del Territorio, deve essere chiaro che - anche per la necessità di trovare soldi per il polo scolastico - il rischio è di ritrovarci con un PGT che ripeta (in peggio) quanto è già accaduto con i precedenti (pessimi) PRG. Quanto del nostro territorio saremo costretti a sacrificare nuovamente? Come si farà fronte ai già difficili problemi di viabilità? Cosa farà il PGT per difenderci dalla speculazione edilizia, che questa stessa amministrazione, durante la campagna elettorale, si è impegnata a contrastare? In sintesi, di quanto peggiorerà la qualità di vita della nostra comunità?
Teniamo presente però che, al di là delle note difficoltà finanziarie, non si può invocare sic et simpliciter un nuovo polo scolastico per vederlo realizzare. Perchè a monte di quella decisione è indispensabile dimostrarne l'assoluta necessità, predisporre approfonditi studi di fattibilità, valutare quanto sia efficace rispetto agli obiettivi previsti, verificare con certezza che sia ecomonicamente conveniente. E chiudere definitivamente 3 scuole materne, 3 scuole elementari e 1 scuola media.....
In altre parole, quel che la nostra comunità non può permettersi è che il polo scolastico (probabilmente un falso problema) serva come "ancora di salvezza" ad un'amministrazione in cerca della riconferma elettorale.
1 commento:
Cari amici del comitato di Monterotondo, vorrei poter occupare dello spazio all'interno del vostro sito per approfondire il tema del polo scolastico unico ipotizzato nell'ultimo consiglio comunale.
Ho sempre evitato di intervenire per evitare di essere accusato di voler cavalcare la vostra protesta e contemporaneamente non volevo snaturare il vostro ottimo lavoro.
E' altresì vero che visti tutti i recenti fatti mi pare necessario che almeno una forza politica, nel nostro caso il nuovo movimento de La Destra costituitosi di recente nel nostro comune, prenda una chiara posizione sull'argomento.
L'ipotesi che in consiglio avrebbe un appoggio bipartisan visto che anche esponenti del centrodestra avrebbero espresso parere favorevole non trova sicuramente il nostro appoggio.
Come meglio specifichiamo nel nostro sito (www.ladestrapassirano.blogspot.com) non possiamo essere d'accordo ad un progetto che non sia concertato con la comunità e che senza uno studio approfondito dimostri che effettivamente possa essere una miglioria economica per i conti pubblici.
Questa idea ipotizzata dai nostri amministratori ci lascia stupiti perchè arriva a sorpresa, anche per noi che da tempo ci occupiamo della cosa pubblica pur non avendo eletti diretti negli organi di consiglio, e senza alcuna progettazione e rimaniamo ancora più perplessi dinanzi alle voci di paese che danno già la collocazione della nuova struttura.
Visti i presupposti di tale progetto, la nostra forza politica esprime parere non favorevole a tale progetto.
Grazie per la disponibilità
Fabio Faustini
La Destra Passirano
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