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venerdì 19 ottobre 2007

I conti del comune non quadrano? Facciamo un polo scolastico!

La delibera 39 del Consiglio Comunale del 29 settembre scorso aveva come oggetto l’approvazione del piano di Diritto allo Studio per l’anno scolastico 2007/2008.


Nel corso di quella seduta, uno dei consiglieri di minoranza segnalava che a suo giudizio nella scuola primaria (ex scuola elementare) di Monterotondo, gli alunni rischiano di rimanere troppo pochi, ragione per la quale invitava l’Amministrazione a dialogare con i genitori per modificare la situazione.

Il Capogruppo della lista di centrosinistra, sempre a proposito della scuola primaria di Monterotondo, riteneva condivisibile la necessità di occuparsi della questione, ma ricordava che il problema è stato affrontato anche in passato, incontrando notevoli difficoltà di carattere più propriamente politico che didattico. Invitava inoltre a considerare che per una comunità l’identificazione con un plesso scolastico oggettivamente sia anche condivisibile e molto importante.

Rispondendo alle richieste avanzate dai diversi Consiglieri, l’Assessore alla Pubblica Istruzione precisava che "la scelta sulla scuola primaria di Monterotondo si inserisce in una programmazione che passa attraverso un nuovo polo scolastico che raggruppi, anche con un intervento di edilizia scolastica, i tre gradi scolastici della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado".

Cosa significa che la scuola primaria (ex scuola elementare) di Monterotondo si inserisce in una programmazione di un nuovo polo scolastico destinato a raggruppare in un'unica struttura i tre gradi scolastici? A che punto è questa programmazione che, oltre a Monterotondo, interessa e riguarda il futuro di tutte le scuole del comune?

Nel dubbio pare utile riprendere quanto già scritto nel nostro post del 7 luglio scorso dal titolo Le regole della buona amministrazione , per ricordare che a pagina 3 di “Passirano Notizie” dell’aprile 2006 si legge “.. che con l’approvazione della finanziaria 2006 i Comuni italiani si trovano in una situazione di grave difficoltà, ed è oggi necessario rendere consapevoli i cittadini, in modo chiaro, della impossibilità di far quadrare i conti del Comune, ciò grazie alle imposizioni centralistiche e punitive del Governo”.

A pagina 4 di quel numero di “Passirano Notizie” si legge inoltre che “Lavori eseguiti all’edificio della scuola elementare di Passirano: dopo lo stanziamento di 443.000 euro per la realizzazione della sala mensa e di nuove aule, sono stati stanziati altri 180.000 euro per interventi di adeguamento alle normative antincendio vigenti. Verranno pertanto posizionati infissi in alluminio dotati di vetri antisfondamento ed a completamento dell’intera opera si procederà alla tinteggiatura dell’immobile esterno e interno. L’intervento complessivo raggiunge la ragguardevole cifra di 623.000 euro

Da sottolienare che a pagina 5 di "Passirano Notizie" dell'aprile 2006 lo stesso Assessore alla Pubblica Istruzione in tema di polo scolastico scriveva che “… l’ipotesi di una proposta progettuale, da definirsi, dovrà essere il frutto di un approfondimento più generale che coinvolgerà la comunità in un percorso articolato e complesso per le sue implicazioni socio-culturali”.

A distanza di 1 anno e mezzo da quell'editoriale di "Passirano Notizie", quanti sono i cittadini di questo Comune che possono dire di essere stati "coinvolti in quel percorso articolato e complesso per le sue implicazioni socio-culturali"? Domanda legittima, ma visti i numerosi precedenti ormai quasi pleonastica.


Resta da capire se le dichiarazioni dell'Assessore alla Pubblica Istruzione - ufficialmente rese durante un Consiglio Comunale - sono l'espressione di un suo convincimento personale, o la posizione dell'intera maggioranza.


E se nonostante la scarsità di risorse lamentate dall'Assessore al Bilancio, quell'opera venisse davvero realizzata? Quel giorno - finita l'inaugurazione della nuova struttura scolastica - si dovranno riscrivere molti capitoli dei testi di finanza pubblica. Perchè, almeno fino ad oggi, non si hanno notizie di amministrazioni comunali che, per far quadrare i conti, investono qualche milione di euro in un polo scolastico.


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