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sabato 27 ottobre 2007

Progettare spazi di cittadinanza attiva

Di seguito uno stralcio di un articolo di Franco Armocida pubblicato su "La Voce del popolo" del 26 ottobre 2007 dal titolo Progettare spazi di cittadinanza attiva.

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Quale futuro per la città? Quale futuro per una città a misura d'uomo? La progettazione partecipata, intesa come modalità di definizione e realizzazione delegata non solo ad amministratori, tecnici ed urbanisti, implica un progetto articolato che vede coinvolti i rappresentanti di tutte le fasce e tipologie di popolazione.

Il processo si può ascrivere a quella fase di democrazia attiva e partecipata per la ridefinizione e progettazione degli spazi di vita dei cittadini. E' il tema del convegno "Progettare la città. Prospettive d'incontro tra pedagogia e architettura" che si è tenuto presso l'Università Cattolica di Brescia. L'incontro era promosso dall'Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Brescia e dal Cespef, il Centro Studi Pedagogici sulla vita matrimoniale e familiare della Cattolica di Brescia.

Luigi Morgano, direttore di sede dell'Ateneo, ne ha evidenziato la disponibilità "nel mettere a disposizione competenze e volontà di ricerca e dialogo, qualificate dalla partecipazione derivante dalla valutazione dei meriti dei problemi, determinati da ragioni di ordine sociale, politico ed educativo quali espressioni di volontà di interlocuzione, affinchè alcune esigenze vengano tenute in considerazione già all'atto della progettazione".

Il contributo della pedagogia
- ha evidenziato la docente Monica Amadini - non si limita all'elencazione dei biosogni, ma li traduce in possibilità di azione concreta. Quindi non solo spazi abitativi, ma presenza di una cittadinanza attiva, obiettivo di tutto rilievo in un momento sociale caratterizzato dalla mancanza di partecipazione, perchè la progettazione partecipata è un'azione virtuosa".

E' stato evidenziato che la pianificazione urbanistica non può prescindere dalla partecipazione attiva dei cittadini in quanto nessuna città e governabile se alleva cittadini che non la sentono propria. Abitare in una città significa vivere, stare, produrre, amare stabilire relazioni sociali in un determinato spazio e in un determinato tempo.


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