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giovedì 25 ottobre 2007

Priorità a giorni alterni?

Nel verbale della delibera del Consiglio comunale n° 36 del 29.9.2007, avente per oggetto "Salvaguardia degli equilibri di bilancio e ricognizione stato di attuazione dei programmi", tra l’altro viene riportato quanto segue: "... su sollecitazione di un consigliere di minoranza, l’Assessore ai Lavori pubblici illustra l’intervento sull’area esterna all’ex casa del fascio, precisando tuttavia che in sede di assestamento del bilancio si potranno valutare meglio le risorse e le priorità dell’intervento".

In effetti, come tutti hanno potuto leggere sull’ultimo numero di "Passirano Notizie", notiziario a cura dell’Amministrazione comunale, tra le opere pubbliche da realizzare nel 2007 è prevista anche "... la formazione di percorsi pedonali intorno all'ex casa del fascio". Non sapendo che cosa significhi esattamente formare percorsi pedonali, vien da pensare alla realizzazione di un nuovo marciapiede, anche se tutto intorno all’ex casa del fascio un marciapiede esiste già...

Per inciso, ricordiamo che come scritto nel post La ex casa del fascio? Un "buco nero" - questo è un intervento che arriva a distanza di quasi 7 anni dall'approvazione del progetto preliminare di ristrutturazione di quell'edificio. Da notare che la "formazione del percorso pedonale" è una nuova tessera - da 80 milioni di lire - che va ad aggiungersi al miliardo e 400 milioni (?) che questa Amministrazione, e la precedente, hanno investito nella ex casa del fascio.

Detto questo, sembra opportuno riflettere sulla dichiarazione resa in Consiglio Comunale dall'Assessore ai Lavori Pubblici, che dice di voler attendere l'assestamento di bilancio per valutare le risorse e le priorità degli interventi per le opere pubbliche. Pare una dichiarazione fuorviante, perchè a monte, e con un accurato lavoro di programmazione, gli amministratori comunali (ogni anno) sono tenuti ad individuare esattamente le fonti di finanziamento disponibili, a stabilire le opere pubbliche effettivamente realizzabili nei periodi successivi, e a definire con particolare attenzione quali sono le priorità.

Qualcuno potrebbe sostenere, però, che l’aleatorietà delle entrate di un comune non consente di valutare esattamente l’entità delle risorse a disposizione. Prendiamo per buona questa affermazione, tanto più che per "far cassa", a febbraio 2007, i nostri amministratori hanno deciso di cedere tutte le aree concesse in diritto di superficie, trasformandole in aree di proprietà (a questo proposito si veda il post Delibera del Consiglio Comunale per la trasformazione del diritto di superficie in proprietà ).

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A questo punto ci sia concessa una breve digressione. Nel ribadire la natura assolutamente straordinaria di questa operazione, che potremmo definire di "finanza creativa", giova ricordare che - salvo errori - parte degli introiti derivanti da quella trasformazione verrà utilizzata per realizzare un percorso pedonale. Qualcuno si chiederà: quale altro percorso pedonale? Quello alberato ed illuminato previsto intorno al campo di calcio del centro sportivo, l'ennesima opera che - come succede regolarmente da 4-5 anni a questa parte - viene definita dai nostri amministratori "... a completamento del centro sportivo".

Alla luce di quanto detto, è errato pensare che stiamo vendendo i "gioielli di famiglia" per realizzare opere pubbliche di dubbia utilità? Ognuno tragga da solo le proprie conclusioni.

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Tornando ora all'operazione di "finanza creativa" (che, in verità, anche altri comuni hanno posto in essere), ci si chiede: quanti saranno i privati che aderiranno alla proposta di trasformazione delle aree? Quale sarà l'importo incassato dal comune a fronte della vendita dei "gioielli di famiglia"? Risposte sicuramente difficili, ma che ovviamente non giustificano la mancata identificazione delle priorità.


Perchè al di là della definizione esatta delle risorse disponibili, come detto, agli amministratori comunali è richiesta la capacità di valutare in modo analitico i bisogni e le esigenze della comunità, quella di programmare e strutturare gli interventi conseguenti, quella di mettere a punto i criteri di analisi delle priorità, e quella di selezionare e calendarizzare le opere pubbliche.


E considerato che quelle appena citate sono procedure che devono essere perfezionate una volta all'anno, giusto in questo periodo, vuol dire che il lavoro di analisi delle priorità delle opere pubbliche per il 2007 non è iniziato ieri, ma si sta "trascinando" più o meno da settembre 2006......



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