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giovedì 1 novembre 2007

Il meglio degli ultimi vent'anni

La vicenda della zona industriale di Passirano, di cui recentemente si è occupato anche il Giornale di Brescia (per leggere l'articolo vedi il post Zona industriale, l'aria si fa pesante), offre lo spunto per riflettere su alcune questioni.

Nella sua nota il comitato La Bosca informa che dall'Amministrazione comunale di Passirano "... non abbiamo mai avuto risposte adeguate, e abbiamo l'impressione che si stia prendendo tempo, sperando nella nostra rassegnazione, in modo che tutto torni nel dimenticatoio".

A nostro avviso queste parole sintetizzano perfettamente la strategia politico-filosofica di questa e delle precedenti amministrazioni: prendere tempo, sperando che mai nessuno si stanchi di aspettare, e che le irrequietudini di oggi confluiscano nella rassegnazione di domani.

Una breve digressione sul tema dell'aspettare. Nell'opera teatrale di Samuel Beckett, Aspettando Godot, famosa tragicommedia dell'attesa il vero protagonista (Godot) è assente e non compare mai in scena. In Aspettando Godot si aspetta ... Godot, ma lui non si fa mai vedere. Così nel primo atto non accade nulla, e però il secondo atto è identico al primo. Fine.

Nella nota del comitato La Bosca pubblicata dal Giornale di Brescia troviamo poi un altro tema interessante: quello della rassegnazione. In questo caso viene spontaneo rifarsi al pensiero di Verga, per il quale non ci sono alternative all'accettazione eroica e dignitosa del proprio destino. Inutile quindi ribellarsi per cercare il cambiamento o il riscatto.

Deve essere più o meno quello che in questi giorni ci si augura a "palazzo", ovvero che il comitato La Bosca (e non solo quello ...) si rassegni ed accetti il fato, e che la voglia di ribellione si stemperi con il passare del tempo, in modo che tutto torni nel dimenticatoio. Fine della digressione.

E' chiaro però che la politica pretende che il politico si assuma le proprie responsabilità. Un pò semplicisticamente, far politica significa ascoltare, identificare e risolvere i problemi della comunità.
Ecco perchè il politico non può pensare che i cittadini siano disposti ad aspettare Godot all'infinito, e che la rassegnazione riesca a prevalere sempre e comunque sulla "voglia di ribellione".

Tornando all'articolo del Giornale di Brescia, il Sindaco, cercando di giustificare l'operato dell'Amministrazione comunale, ha dichiarato che "... la situazione della zona industriale di Passirano è complessa, e stiamo cercando faticosamente di venirne a capo". Chiaro il riferimento alle difficoltà di questa amministrazione a governare situazioni complesse.

Barbara Spinelli - giornalista de "La Stampa" - in un suo articolo, tuttavia, afferma che " ... i politici usano difendersi nascondendosi dietro la complessità della società e del loro compito. Ma la complessità è una via di fuga, è una terribile tentazione di cui urge liberarsi". Concetto tanto più condivisibile se si pensa che
nessuno viene costretto a "fare" il politico contro la sua volontà e che, in una società moderna, confrontarsi con situazioni complesse è attività di routine.

Sempre spiegando la posizione dell'Amministrazione comunale al Giornale di Brescia, il Sindaco prosegue rilevando che "... bisogna ricostruire un passato che ha visto cambiare Amministrazioni e tecnici". Amministrazioni cambiate? Pare di no, perchè il programma elettorale della lista "Insieme per Passirano" inizia esattamente con queste parole: "La lista di Centrosinistra somma in sè il meglio della tradizione amministrativa degli ultimi vent'anni...".


Dimenticando per un momento le dichiarazioni rese al Giornale di Brescia, il dubbio che l'attuale amministrazione sia, invece, la "naturale" prosecuzione delle precedenti esce rafforzato dalla presenza in consiglio comunale di assessori/consiglieri che sono seduti nei banchi della maggioranza ininterrottamente da 10, 15 anni e oltre. Perchè negare l'evidenza?

Che dire infine del vorticoso avvicendamento dei responsabili dell'Ufficio Tecnico del Comune di Passirano? Come abbiamo visto il Sindaco mette in relazione la mancata soluzione dei problemi della zona industriale (anche) con i cambiamenti del personale tecnico.

Ampliando questo concetto, si può dire che le difficoltà dell'Ufficio Tecnico di Passirano sono direttamente proporzionali al numero dei Responsabili che vi si sono avvicendati, ben 4 in poco più di 3 anni. Se questa tesi è corretta, la situazione dell'Ufficio Tecnico del comune di Passirano è stata, e probabilmente è ancora, piuttosto preoccupante.


In verità, una conferma in questo senso viene dalla lettera di un gruppo di cittadini della zona industriale indirizzata il 12 agosto 2006 al Sindaco di Passirano, al Sindaco di Ospitaletto e al Difensore Civico di Passirano (e per conoscenza a tutti i Consiglieri Comunali) . Quella lettera, tra l'altro, riferisce di un incontro avvenuto nel settembre 2003 tra un esponente della Tecno Habitat srl (società contattata dai lottizzanti della zona industriale per consulenze in tema di bonifica) e alcuni tecnici comunali del nostro comune.

La lettera del 12 agosto 2006 degli abitanti della zona industriale riporta testualmente quanto segue:
"Dalle comunicazioni della Società Tecno Habitat emerge la difficoltà della stessa ad acquisire dai tecnici comunali la documentazione necessaria per l’esecuzione delle opere: "… si è provveduto ad effettuare un incontro con il Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale ma le informazioni avute risultano essere veramente modeste e non è nemmeno stato possibile acquisire alcuna documentazione sul Piano di Lottizzazione…

Inoltre non è stato neppure possibile acquisire copia della Convenzione"
e "agli atti risulta uno schema di fognatura che doveva essere stato realizzato per la raccolta delle acque meteoriche delle strade. È stata avanzata formale richiesta per l’acquisizione di tale elaborato, ma a tutt’oggi non risulta ancora consegnatoci"; nella stessa comunicazione si precisa che il Piano di Lottizzazione risulta molto datato e a detta dei Tecnici Comunali le opere sono state realizzate in difformità al Piano e "l’iter amministrativo del Piano di Lottizzazione non risulta ancora concluso, nessuno dei lottizzanti ha chiesto al Comune il collaudo delle opere realizzate e la conseguente cessione delle aree".


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