Ripensare a fondo lo sviluppo
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Paesaggio territorio e ambiente
Stralcio di un articolo del Giornale di Brescia del 18 aprile 2008.
Il convegno «Educazione, ecologia umana, ecologia dell’ambiente» promosso dalle riviste pedagogiche dell’Editrice La Scuola. «Lo sviluppo punti alla salvaguardia del creato». Mons. Betori: il cristianesimo orienti le scelte alla pace e alla solidarietà tra gli uomini e al rispetto della natura.
Il racconto biblico della creazione del mondo ci ricorda che non ne siamo padroni ma custodi; nelle parabole del Vangelo ricorre l’immagine del lavoro nella natura, affidata all’uomo perché venga difesa e possa crescere. [...] Nell’orientamento ai valori può crescere la speranza di assicurare agli abitanti della Terra un habitat ospitale. «Educazione, ecologia umana, ecologia dell’ambiente» sono i termini interconnessi che il convegno tenuto ieri all’Abbazia Olivetana di Rodengo Saiano ha approfondito nella triplice prospettiva: etica e teologica, scientifica, pedagogica. [...]
Monsignor Giuseppe Betori, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, ha sottolineato l’esigenza che «il cristianesimo mostri la sua capacità di orientare le esistenze degli uomini sulle strade della solidarietà e della pace, di una solida convivenza civile, della salvaguardia e del rispetto della natura». Nel confronto «culturale e vitale con tutti». [...]
Un master di secondo livello in Sviluppo umano e ambiente sarà attivato dal prossimo anno nella sede bresciana dell’Università Cattolica: l’ha annunciato il preside della facoltà di Scienze della formazione, Michele Lenoci, dando lettura del messaggio del rettore Lorenzo Ornaghi. [...]
La relazione del direttore del Centro di ricerche per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile della Lombardia, Antonio Ballarin Denti, ha affrontato il problema dello sviluppo sostenibile alla luce di «tre distinti, ma integrabili fattori: lo sviluppo economico della società umana, il rispetto e la tutela degli equilibri ambientali, i rapporti etico-sociali tra e dentro le nazioni del mondo». Lo sviluppo è necessario, ma va «ripensato a fondo»: agli indicatori economici vanno affiancati altri criteri di valutazione, parametri relativi alla qualità della vita e al benessere sociale. Nel rischio di esaurire e intaccare preziose risorse e delicati equilibri, «occorre attenersi a un prudente principio di precauzione e valutare sempre i possibili impatti su tempi lunghi anche per rispetto e tutela delle future generazioni». Scienze della natura, scienze economiche e scienze umane sono chiamate ad «affrontare insieme queste sfide impegnative». [...]
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