Sensibilità o opportunismo?
Le chiedo gentilmente spazio nella sua rubrica, per fare una riflessione su quanto accaduto di recente nel comune di Provaglio d’Iseo. Ampia pubblicità è stata data all’iniziativa dell’Amministrazione che, sfruttando l’ultima Finanziaria, fra le altre cose, darà la possibilità a decine di provagliesi di installare sul proprio tetto dei pannelli fotovoltaici «gratis» e avere anche uno sconto sulla propria bolletta energetica per 20 anni. Alla serata di presentazione dell’interessante iniziativa non credevo ai miei occhi: sala civica, sala consigliare e annessi corridoi colmi di persone, gente arrabbiata perché non poteva entrare e microfoni che funzionavano un po’ male. Insomma un bel caos! Rimasto imbottigliato anche io mi sono subito chiesto: «Sarà sensibilità ambientale o becero opportunismo?».
Sempre più incasinato penso: «È una questione di sensibilità ambien-tale!». Mi rifiuto di credere che la possibilità di risparmiare 150-200 euro all’anno abbia potuto smuovere così tante persone. A Provaglio da anni abbiamo tariffe e tasse mediamente più alte dal 20 al 30% rispetto altri comuni del circondario e nessuno in tutti questi anni si è mai lamento (ad alta voce...). E rivedo dentro di me l’enorme discarica che abbiamo sul territorio fra pregiati vitigni, le circa 560 unità abitative costruite negli ultimi 4 anni, penso alle 200 e più varianti al Prg fino al suo completo snaturamento, penso ai 40 mc giornalieri di preziosa acqua che la piscina comunale succhia all’acquedotto per più di 6 mesi l’anno (senza che nessuno imponga ai gestori la costruzione di un pozzo come hanno fatto le strutture simili nei dintorni).
Ma penso anche a insediamenti abitati che ho visto in Alto Adige e in Austria dove tutto è fatto con tecnologia moderna con risparmio energetico e con impatto ambientale quasi pari a zero. Davvero forse l’amore dei provagliesi per il proprio territorio si è svegliato, ma allora come non citare la sera prima quando un ben più importante incontro sulle problematiche giovanili, con ospiti eccellenti, ha visto la partecipazione di circa 35 persone organizzatori compresi. No, non può essere un fattore ambientale! Una voce amica mi scuote dal tepore in cui sono piombato: «Non si riesce ad entrare, torniamo a casa».
Mentre torno a casa silenziosamente penso a una targhetta che ho letto da piccolino su un tram a Brescia e che diceva: non disturbare il conducente durante le manovre. Da almeno 15 anni a Provaglio succede questo senza che i provagliesi se ne rendano veramente conto. Per quanto ancora devo assistere a Consigli comunali latitati dalla popolazione, a serate pubbliche completamente deserte? Responsabilità dei «politici» (maggioranza e minoranza) locali colpevoli di non aver stimolato nel modo corretto la partecipazione e il coinvolgimento di tante persone intelligenti che abitano a Provaglio, che amano il proprio paese e che potrebbero portare un contributo decisivo.
Ma colpa anche dei provagliesi stessi; quelli che ci vivono da sempre qui ma rimangono nascosti e quelli «nuovi» che usano il paese come semplice dormitorio. Solo partecipando si può davvero trasfomare un’idea in concretezza, solo partecipando si può impedire che tutte le decisioni siano prese da pochi intimi. Provagliesi non vi sembra che sia giunto il momento che anche voi siate protagonisti del vostro presente? Basta volantini volgari e anonimi, basta critiche da bar; usate meno il telecomando e partecipate di più: è Provaglio che ve lo chiede.
(La lettera è firmata).
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