L'immagine e la Zona A
Trattandosi di materia urbanistica, non possiamo ovviamente evitare termini tecnici e riferimenti a normative complesse, più o meno note. In ogni caso, per poter inquadrare meglio il tema affrontato durante il Consiglio Comunale del 29 novembre 2007, suggeriamo di dare un'occhiata veloce alla pagina 11 delle Norme Tecniche di Attuazione dei Centri Storici del Comune di Passirano (per collegarti clicca qui http://www.comune.passirano.bs.it/include/mostra_foto_allegato.php?servizio_egov=sa&idtesto=4&node=5#5), in particolare all'articolo 14, che recita "... la preventiva predisposizione di un titolo abitativo convenzionato sarà obbligatoria nei seguenti casi [...] per gli interventi interessanti una superficie lorda di pavimento superiore a 200 mq...". Non meno interessante l'articolo 16, che prevede: "Nelle operazioni di restauro e risanamento conservativo, nonchè di ristrutturazione, non è consentito superare le altezze, in gronda e in colmo, dell'edificio oggetto dell'intervento, senza tener conto di soprastrutture o di sopraelevazioni aggiunte alle antiche strutture". Premesso che gli edifici per i quali è stato richiesto il Piano di Recupero - salvo errori - hanno grado di operatività 2E2, risulta interessante anche la consultazione delle tabelle degli interventi ammessi dalle Norme Tecniche di Attuazione che, per il caso in esame, sono riportate a pagina 54 e 55 di quello stesso documento che si trova al medesimo indirizzo web del Comune di Passirano.
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L'Assessore all'Urbanistica ha iniziato la sua relazione al Consiglio Comunale spiegando che " ... l'intervento riguarda alcuni fabbricati che si trovano all'interno della Zona A (ovvero nel centro storico), zona identificata dal Comune di Passirano con apposito studio di pochi anni fa. Le Norme Tecniche di Attuazione inserite nella normativa derivante dallo studio sulle zone A prevedono che per alcune tipologie di intervento sia possibile ricorrere all'utilizzo dello strumento del Piano di Recupero. L'elemento caratterizzante e più rilevante del Piano di Recupero - ha ricordato l'Assessore all'Urbanistica - è l'obbligo di convenzionamento con l'Amministrazione Comunale, che assente alla richiesta di intervento sui fabbricati censiti in Zona A solo previo accordo con l'operatore privato. Accordo nel quale il Comune richiede la realizzazione di determinati standard, o la loro monetizzazione, oppure la realizzazione di opere pubbliche".
"Nel concreto - proseguiva l'Assessore - si è aperta una contrattazione con l'operatore privato gestendo, in primis, l'intervento dal punto di vista architettonico". A questo proposito L'Assessore ha dichiarato che "... c'è stato un frequente dialogo tra progettisti e Ufficio Tecnico del Comune in modo tale da garantire il risultato sia dal punto di vista architettonico che funzionale. In secondo luogo, il convenzionamento tra Amministrazione e operatore privato ha permesso di ottenere la realizzazione di una serie di opere pubbliche che interesseranno via Mameli a Monterotondo, zona che verrà riqualificata attraverso il rifacimento degli impianti tecnologici, l'aggiunta di 2 punti luce, il rifacimento del manto stradale con l'inserimento di alcuni tratti in porfido. L'importo delle opere da realizzare a carico dell'operatore privato sarà di 62.000 euro".
Dopo aver ascoltato la relazione dell'Assessore all'Urbanistica, il Consigliere Martinelli ha laconicamente fatto presente che " ... in quel cantiere si sta già lavorando da tempo". Dello stesso tenore - anche se molto più articolato - l'intervento del Consigliere Barucco che ha sottolineato che quel cantiere è aperto da mesi, con lavori che ha definito "... molto avanzati". Il Consigliere Barucco ha espresso la sua contrarietà al fatto che, con una semplice Denuncia di Inizio Attività (DIA), si fossero superate delle precise norme previste per questi interventi, norme approvate dal Comune di Passirano pochi anni prima. DIA che, per di più, è stata applicata in una situazione in cui i lavori sembrano configurarsi anche come ristrutturazione edilizia, in corso peraltro su edifici classificati dallo studio sul Centro Storico del Comune di Passirano con grado di operatività 2E2, che la vieterebbero.
Il Consigliere Barucco, infatti, sottolineava come "... per questa tipologia di edifici (2E2) il grado di operatività delle Norme Tecniche Attuative del Comune di Passirano non consenta nè la ristrutturazione edilizia, nè l'incremento volumetrico, nè la formazione di nuove aperture, nè la soppressione o la modificazione di finestre". Il Consigliere Barucco proseguiva il suo intervento facendo presente all'Assessore all'Urbanistica che, secondo la sua valutazione, approvando questa convenzione " ... stiamo andando contro le norme che voi stessi avete approvato". Senza dimenticare, da ultimo, che la convenzione proposta al Consiglio Comunale concede all'operatore privato "... un incremento volumetrico di circa 840 metri cubi, in cambio di opere pubbliche del valore di soli 62.000 euro". Per tutte le ragioni esposte in precedenza, il Consigliere Barucco chiedeva al Consiglio Comunale di "... respingere questa convenzione perchè non fa gli interessi dei cittadini ".
La replica dell'Assessore all'Urbanistica si è limitata ad esporre una diversa valutazione sull'entità del valore delle opere pubbliche ottenute dalla convenzione con l'operatore privato, opere che, invece, sono state definite di valore congruo. Nella sua replica, però, l'Assessore all'Urbanistica non ha risposto alle osservazioni del Consigliere Barucco a proposito delle Norme Tecniche di Attuazione. Che vieterebbero sugli immobili classificati come 2E2 molti degli interventi edilizi che, invece, sarebbero in corso di realizzazione sui fabbricati di via Mameli.
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