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sabato 1 dicembre 2007

E' un polo scolastico? No, è solo una nuova struttura

Di seguito si riporta uno stralcio dell’articolo “Un Istituto per 6 plessi…”, pubblicato il 29 novembre 2007 sul Giornale di Brescia.
Al termine un nostro commento.


Una “media in crescita”. E’ costante l’aumento del numero di studenti visto negli ultimi anni dall’istituto comprensivo che accoglie gli studenti provenienti da Passirano e Paderno Franciacorta. Aumento che ha portato a 885 il totale degli alunni che frequentano le 49 classi dei 6 plessi scolastici (4 primarie e 2 secondarie). Crescita che ha portato l’Amministrazione comunale di Passirano ad intervenire tempestivamente sulla elementare del centro, intitolata ad Ernesto Valloncini, ampliando il plesso con la realizzazione di 3 nuove aule e della sala mensa.

Un intervento importante – spiega l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Roberto Avanzini – che tuttavia ci indica come, tra qualche anno, il medesimo problema di mancanza di spazi lo dovremo affrontare per la scuola media. Dalla proiezione sulle iscrizioni future, realizzato fino al 2012-2013, si delinea la necessità di almeno 3-4 classi in più, a fronte di una saturazione dei locali disponibili nel plesso.

Come Amministrazione siamo particolarmente attenti al tema dell’istruzione con gli oltre 400.000 euro investiti nel piano di diritto allo studio, vogliamo perciò valutare con calma quale sia la miglior strategia per per affrontare il problema –
prosegue l’assessore Avanzini – prendendo in considerazione anche l’ipotesi di realizzare una nuova struttura che raccolga le classi delle scuole per l’infanzia e delle primarie, per permettere di utilizzare per le nuove classi delle medie i locali ora occupati dalla primaria del centro, data la vicinanza dei 2 plessi. Operazione ancora tutta da valutare, ma in maniera tempestiva, approfittando anche della stesura del nuovo piano di governo del territorio, per individuare l’area più idonea ad un eventuale intervento ed il suo sviluppo”. […]

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Continuiamo ora con alcune considerazioni sull'appassionante tormentone che riguarda l’edilizia scolastica a Passirano.

La prima. La definizione "polo scolastico" evidentemente non piace più. Tant’è che in questo articolo l'assessore preferisce parlare di "nuova struttura". Prendiamo atto che cambia il nome del contenitore, ma non quello del contenuto. Che nel concreto rimane assolutamente uguale a se stesso.

La seconda. Evidentemente gli amministratori che hanno programmato (?) e voluto l’attuale scuola media non sono stati in grado di prevedere la "dinamica della domanda" (chiamiamola così...). L'affermazione potrà anche non essere condivisa da tutti, ma è del tutto coerente con le dichiarazioni rese dall'assessore alla Pubblica Istruzione al Giornale di Brescia. L'assessore, infatti, fa notare che sia pure a distanza di pochissimi anni dalla sua realizzazione, l'edificio della scuola media di Passirano - sorto insieme al nuovo Municipio, e costato quel che è costato - non è più adeguato alle nuove esigenze.
Le domande, ovvie, sono le seguenti: come è potuto accadere? Chi ha sbagliato? Chi dobbiamo ringraziare?

La terza. Molti degli amministratori comunali che hanno da poco inaugurato la scuola media, oggi stanno ri-valutando, ri-progettando, ri-programmando e ri-spendendo ulteriori risorse finanziarie per la realizzazione della seconda nuova scuola media. Viste le premesse, è lecito manifestare perplessità e preoccupazione per quanto accaduto, e per quanto potrebbe accadere?



Chiudiamo il nostro l'intervento riportando uno stralcio di uno studio curato dalla Università Mediterranea, Facoltà di Ingegneria, in tema di opere pubbliche.

Trattando dell'analisi della domanda e dell’offerta, lo studio ricorda che "... un’opera pubblica trae fondamento solo partendo dalla identificazione di un fabbisogno e dalla costruzione di una proposta per rispondere a tale fabbisogno. Il bilancio domanda-offerta assume dunque un’importanza decisiva per la giustificazione economico-sociale (utilità) degli investimenti. Occorre descrivere in termini quali-quantitativi lo stato attuale e le prospettive di evoluzione della domanda di beni e/o servizi che costituiscono i bisogni da soddisfare direttamente con l’intervento proposto. [...] E’ bene tener presente che è solo partendo da una motivata ipotesi di sviluppo della domanda che può principalmente giustificarsi o meno la realizzazione dell’opera".


Lo studio dell'Università Mediterranea prosegue sottolinenado che "... l’arco temporale di riferimento per le previsioni di domanda e offerta, e per conseguenza di tutte le analisi di sostenibilità finanziaria e di convenienza economico-sociale, può essere fissato in 20 anni (vita utile media)". Se questa è effettivamente la base temporale a cui gli enti locali devono riferirsi prima di dare il via libera ad un'opera pubblica, è piuttosto evidente che "... le proiezioni sulle iscrizioni future realizzate fino all'anno scolatico 2012-2013" non sono assolutamente sufficienti a legittimare un nuovo polo scolastico, o se si preferisce una "nuova struttura". Perchè, come abbiamo visto, la realizzazione di un'opera pubblica si giustifica con ipotesi di sviluppo che, nel nostro caso, si dovrebbero prolungare almeno di altri 10-15 anni e non fermarsi al 2013....

Se così non fosse il rischio è di ritrovarci fra 8-10 anni ad inaugurare la terza nuova scuola media, o, al contrario, a chiuderne una delle 2. Un lusso che, come sappiamo, nessun comune può permettersi. Forse nemmeno quello di Passirano.

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Per non dimenticare quanto successo a inizio del 2002, riportiamo un articolo di BresciaOggi del 1° febbraio 2002 (pagina 12)
Gli uffici si spostano nella nuova sede di piazza Europa: un concorso per il vecchio edificio. Passirano, il municipio trasloca. Spesi quasi 2 miliardi e mezzo: inaugurazione fra qualche mese. Anno nuovo, sede nuova.


A Passirano, dopo numerosi rinvii (l'ultimo quello previsto nel periodo natalizio) stavolta il trasloco del Municipio nella nuovissima sede di piazza Europa si fa davvero. In verità i primi movimenti si sono visti nella giornata di mercoledì, anche se i disagi maggiori per i cittadini si stanno verificando in questi giorni. Con i computer staccati e posizionati nella nuova struttura, è fin troppo semplice registrare inconvenienti per i passiranesi. «Ancora pochi giorni e poi tutto ritornerà alla normalità in un ambiente più consono alle esigenze locali» spiega il sindaco Angelo Zinelli.
Nuovi ambienti dunque per il municipio, anche se un po' fa pena vedere un vecchio edificio svuotarsi di vita e di dinamicità. L'obsoleta struttura va così in pensione. A tal proposito ancora non è stato deciso il destino di questo rugoso edificio. Le opzioni sono due: abbattimento o ristrutturazione. Un concorso di idee aperto tra i professionisti tra qualche mese sarà in grado di offrire qualche idea al riguardo.


A Passirano stanno quindi predisponendo la festa che abbraccerà anche l'inaugurazione dei locali delle scuole medie, della biblioteca e della piazza Europa, mai varati ufficialmente.
Ma di tutto ciò se ne riparlerà fra qualche mese. Mentre il nastro attende, il nuovo municipio dislocato su circa 600 mq su tre livelli, con una cubatura di oltre 7 mila metri cubi è una realtà. Al primo livello si trova una sala polifunzionale dove si terranno i consiglio comunale, un garage e l'archivio. L'anagrafe andrà invece al secondo livello, così come l'ufficio della la polizia urbana e dell'assistente sociale, e lavori pubblici. Gli uffici di segreteria e ragioneria, uffici del sindaco e degli assessori e la sala per la Giunta e le commissioni saranno poste al terzo livello. Il tutto è costato ai passiranesi qualcosa come 2 miliardi e 400 milioni.

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