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sabato 29 marzo 2008

Se il PGT scommette sul paesaggio

Articolo di BresciaOggi del 27 marzo 2008. Polpenazze: pronto il nuovo Piano di governo del territorio. Il Pgt scommette sul paesaggio.



Uno dei principali obiettivi che Polpenazze ha indicato per la realizzazione del nuovo Piano di governo del territorio è la sostenibilità ambientale dello sviluppo urbano. Il paese oggi è tra i più verdi e preservati della Valtenesi. Tuttavia, la nota migliore uscita dalla relazione dell'architetto Silvano Buzzi è stata una precisa scelta dell'amministrazione comunale guidata da Giuseppe Turrina: un «no» ai centri commerciali, e una limitazionme dei capannoni produttivi. Ora dal deposito degli atti ci saranno 30 giorni per far pervenire le proprie osservazioni; poi la Valutazione ambientale entro fine aprile.

Polpenazze, che nel 2007 contava 2488 abitanti per 1.116 famiglie, ha una superficie di 9 kmq. Quasi 1 e mezzo sono già urbanizzati, cui vanno aggiunti altri 31 mila metri quadri già impegnati per il prossimo quinquennio. Il Pgt è stato redatto considerando alcuni obiettivi, oltre alla sostenibilità ambientale: la valorizzazione dei paesaggi per il turismo, il potenziamento o la realizzazione di percorsi naturali, storici e ciclopedonali. Lo sviluppo di nuove strutture alberghiere dovrà quindi essere compatibile con l'alto pregio del paesaggio. Per gli interventi di pubblica utilità, sarà pedonalizzata la zona attorno al centro di Castelletto per evitare il traffico interno. Per questo potrebbero essere realizzati dei parcheggi ai lati dei centri storici.

Tra gli altri interventi spiccano la palestra vicino al campo sportivo, l'ampliamento delle elementari, il potenziamento degli ambulatori, un nuovo museo con biblioteca e l'adeguamento della Rsa S. Giuseppe agli standard funzionali. Non saranno creati nuovi poli produttivi, perché sono già sufficienti gli attuali che potranno essere sviluppati. Sul territorio comunale oggi sono presenti due poli a Bottenago, uno unico a Polpenazze e due sporadici a Picedo.

Nel campo agricolo, invece, oggi ci sono 128 aziende, rispetto alle 159 del 1990. La diminuzione è in linea con la crisi del settore in tutta la Provincia, ma Polpenazze cercherà di valorizzare il sistema colturale e di incentivare allevamenti non intensivi.Va sottolineato, infine, che l'amministrazione ha dichiarato di non volere centri commerciali nel proprio territorio.

La scelta dell'amministrazione è in controtendenza rispetto a quella di molti Comuni circostanti, dove la realizzazione dei centri commerciali, che hanno segnato il territorio, è stata spesso criticata. In paese, quindi, vi saranno solamente piccole attività commerciali fino a 150 mq di superficie. E non uno di più.
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1 commento:

Anonimo ha detto...

Il comune di Cassinetta di Lugagnano (MI) si è dotato in marzo del 2007 di un Piano di Governo del territorio a crescita zero.
La cosa, in un mondo in cui non si parla che di crescita, ha del sensazionale.

IL PROLOGO
Cassinetta di Lugagnano (MI) è un comune del Parco Lombardo della Valle del Ticino, riserva della Biosfera
UNESCO. Nel mezzo di una bella pianura irrigua, una mezzaluna fertile, che va da Melegnano a Legnano.
Ma come tutti i comuni a sud della grande metropoli milanese, è sottoposto ad una fortissima pressione a
costruire. Infatti, il sud-ovest Milano, con il solo 19% di territorio urbanizzato, è il naturale luogo dove
sfogare l’ “incontinenza” edilizia della grande metropoli e dove realizzare grandi infrastrutture, dettate dal
modello di sviluppo che ha già creato Malpensa e che ci porterà (forse) Expo2015 e tutte le sue
conseguenze.

LE ELEZIONI
Quando nel 2002 il sindaco Domenico Finiguerra è stato eletto, con il 51% alla guida dell'amministrazione
comunale di Cassinetta di Lugagnano, il programma elettorale al capitolo “urbanistica” prevedeva in
maniera molto chiara ed esplicita la volontà di:
- non procedere a nessun nuovo piano di insediamenti residenziali se non attraverso il recupero di
volumi già esistenti
- puntare sulla valorizzazione del centro storico e del patrimonio artistico ed architettonico (il naviglio
grande, le sue ville, i parchi ed i giardini)
- salvaguardare l’agricoltura
- promuovere la qualità ambientale e il turismo
- opporsi alle grandi infrastrutture legate all’aeroporto di Malpensa.

LA CRESCITA ZERO
La scelta del risparmio del suolo e l’adozione del principio ispiratore cosiddetto della “crescita zero” per tutta
la politica urbanistica dell’amministrazione derivava dalle seguenti convinzioni/costatazioni:
- non è sostenibile un modello di sviluppo che prevede il consumo sistematico del suolo,
l’impoverimento delle risorse naturali, la progressiva ed inesorabile urbanizzazione e conurbazione
tra diverse città e paesi;
- non è più sostenibile il meccanismo deleterio che spinge le amministrazioni a “utilizzare” il territorio
come risorsa per finanziare la spesa corrente.

LA DECISIONE
La decisione di adottare la “crescita zero” quale faro della politica urbanistica, anche se già ampiamente
prevista dal programma amministrativo, è stata confermata successivamente anche attraverso assemblee
pubbliche aperte a tutta la cittadinanza.
Nell’ambito del procedimento partecipato di elaborazione del PGT il dilemma da sciogliere è stato
sostanzialmente il seguente: “per finanziarie le opere e i servizi necessari alla comunità, la comunità stessa
preferisce:
- ricorrere al finanziamento delle opere necessarie per mezzo di nuove lottizzazioni (e conseguente
incremento di popolazione, e conseguente necessità di nuovi servizi, e conseguente necessità di
nuove lottizzazioni, e via così fino all’esaurimento delle aree libere);
- oppure, ricorrere al finanziamento per mezzo di accensione di mutui con conseguente ricaduta sulla
fiscalità locale?
Dal dibattito che ne è sortito, non c’è stata nessuna levata di scudi in nome del motto “giù le tasse”, anzi, le
considerazioni più ricorrenti sono state: “vogliamo mantenere integro il territorio e non vogliamo crescere”,
oppure “siamo scappati dall’hinterland milanese e abbiamo scelto Cassinetta di Lugagnano per la sue
qualità ambientale”.
L’amministrazione, pertanto, con grande sorpresa anche degli urbanisti incaricati ha ritenuto giusta e
confermato la decisione di non prevedere nessuna zona di espansione.

IL BILANCIO COMUNALE
Fin dall’insediamento, la politica di bilancio è stata improntata al massimo rigore, puntando alla
realizzazione di un importante e strategico obiettivo: “l’emancipazione” del bilancio dagli oneri di
urbanizzazione. Progressivamente, a partire dal 2002, è stata ridotta fino allo 0 (zero) % (obiettivo raggiunto
contestualmente all’approvazione del PGT) la quota di oneri di urbanizzazione destinata al finanziamento
delle spese correnti.
Inoltre, anche sul lato delle spese in conto capitale (investimenti) si è proceduto con una intensa e faticosa
ricerca di contributi provinciali, regionali e statali a fondo perduto.
Il Comune di Cassinetta di Lugagnano, nell’ultimo quinquennio ha realizzato opere per circa 4 milioni di euro
grazie a contributi della Regione Lombardia e della Provincia di Milano.
I pochissimi interventi di recupero dei volumi esistenti o alcuni micro-interventi sono stati autorizzati
dall’amministrazione a fronte di ingenti opere pubbliche (a titolo di esempio, con il recupero di una villa del
‘500 e di annesso fienile a fini abitativi, l’amministrazione si è vista realizzare opere aggiuntive per 400 mila
euro; la costruzione di una nuova farmacia privata è stata accompagnata alla realizzazione del nuovo polo
sanitario).
Moltissime sono state le iniziative realizzate per mezzo di sponsorizzazioni (si cita a titolo di esempio la
sponsorizzazione del Piano Colore allegato allo stesso PGT da parte di Caparol).
La scuola materna è stata costruita accendendo un mutuo finanziato con l’incremento di un punto dell’ICI
sulle attività produttive.
L’ICI sulla prima casa è rimasta ferma al 6 per mille e l’addizionale irpef al 2%. La tariffa rifiuti prevede il
recupero del 100% a carico dei contribuenti. Ma la raccolta differenziata è oltre il 73%.
Si fa notare che se non avesse scelto l’opzione crescita zero, l’amministrazione avrebbe potuto ridurre, e di
molto, la pressione fiscale sui cittadini e sulle imprese.
L’offerta di servizi sociali, educativi e culturali è aumentata e non è stato fatto nessun taglio alla spesa per
servizi alla persona.
IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO
Il PGT del Comune di Cassinetta di Lugagnano è stato approvato definitivamente nel mese marzo 2007,
alla vigilia delle elezioni amministrative. Non prevede nessuna zona di espansione. E’ incentrato sul
recupero e sulla valorizzazione del patrimonio esistente ed è corredato di un dettagliatissimo Piano del
Colore.

CONCLUSIONI
Riassumendo arrivare ad un PGT a crescita zero è possibile, ma sono necessarie le seguenti condizioni:
1. solidità della maggioranza e impermeabilità alle pressioni esterne che spesso pongono
l’amministratore di fronte a offerte difficili da rifiutare: “se mi fai realizzare questo intervento edilizio, ti
sistemi il bilancio, fai tante opere pubbliche utili senza sforzo e vieni rieletto oppure fai carriera “.
2. forte condivisione della scelta da parte della comunità e continua partecipazione della stessa (i
bambini, le associazioni, i gruppi informali, i singoli cittadini) alle decisioni assunte
dell’amministrazione
3. seria politica di bilancio che renda indipendenti sia le spese correnti che quelle in conto capitale
dagli oneri di urbanizzazione dovuti a nuovi insediamenti e che ricerchi risorse alternative
4. utilizzo ed incentivo al recupero di tutti i volumi esistenti