Spunti di riflessione per i Piani di Governo del Territorio
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Piano di Governo del Territorio
Riportiamo un comunicato del 19.12.2007 dell'Associazione Partecipazione Civica di Corte Franca dal titolo "PGT, assemblee pubbliche di frazione".
Come associazione, durante le varie assemblee pubbliche indette dall’A.C. nelle frazioni, abbiamo messo in evidenza alcune problematiche di carattere generale, che riguardano la comunità (proposte/suggerimenti erano già stati trasmessi ufficialmente all’amministrazione a fine giugno, in occasione dell’avvio del procedimento del PGT, vedi http://www.cortefranca.org/parcico/PDF/Testo_PGT.PDF).
La partecipazione della popolazione alle assemblee è stata scarsa: si è toccato con mano che cosa è “la disaffezione alla politica”. Nelle assemblee pubbliche , in premessa l’A.C. ha comunicato che tra il centinaio di proposte/suggerimenti pervenuti in occasione dell’avvio del procedimento del PGT (maggio 2007), solo in 2 casi si sono avute osservazioni di interesse generale, per il resto si è trattato di avanzamento di richieste di tipo settoriale, di “desiderata” da parte di persone singole.
Auspichiamo da parte dell’Amministrazione una più adeguata pubblicizzazione delle iniziative a riguardo, ma soprattutto opera di sensibilizzazione e un’organizzazione che nelle varie fasi dell’iter del P.G.T. permetta di coinvolgere il maggior numero di persone, in modo che la partecipazione possa essere realmente “attiva” e la comunità possa davvero contribuire direttamente a decidere come dovrà essere Corte Franca nei prossimi anni.
Abbiamo sollevato nuovamente il problema del ventilato insediamento di attività industriale vinicola in zona agricola, ai piedi di Borgonato ( http://www.cortefranca.org/parcico/PDF/Cantina.pdf ): vero è che per il momento si tratta di un’ipotesi, ma è anche vero che se l’A.C. accogliesse tale istanza, inoltrata tramite Sportello Unico Attività Produttive (SUAP), sarebbe una vera e propria scelta politica (non tecnico-burocratica) in netto contrasto con quanto sottoscritto dall’amministrazione nel proprio programma (gli interventi degli ultimi anni inducono a escludere sia la realizzazione di ulteriori grandi strutture di vendita commerciali sia una ulteriore espansione del comparto produttivo esistente) ed anche con la volontà espressa dagli amministratori di contenere il consumo di suolo; è proprio per questi motivi che ci saremmo aspettati che durante le assemblee l’amministrazione stessa ne parlasse apertamente, tanto più che l’area che sarebbe oggetto di variante al P.R.G. è notevole, è attualmente area agricola e tutto ciò avverrebbe proprio al di fuori del PGT, dove invece, a nostro parere, tale proposta di variante andrebbe ricondotta, con adeguate misure di compensazione preventiva per il considerevole consumo di suolo.
L'Istituto comprensivo di Corte Franca è incompleto. In paese le scuole “materne” esistenti sono esclusivamente private, una per ogni singola frazione gli utenti non hanno possibilità di scelta fra scuola pubblica o privata. Nell’Istituto comprensivo sono presenti la Primaria e la Secondaria, ma non la scuola dell’Infanzia: il completamento con una scuola dell’infanzia garantirebbe continuità didattica ed educativa tra i tre gradi di scuola del I ciclo di istruzione, cioè un più organico collegamento dei curricoli nel passaggio da un ordine di scuola all’altro; valorizzerebbe al meglio le risorse culturali, professionali , umane e anche finanziarie. Poiché la scuola è un servizio che lo Stato garantisce a tutti i cittadini, in un paese come Corte franca non dovrebbe mancare una scuola dell’infanzia pubblica.
Problemi legati alla viticoltura intensiva (il territorio del Comune di Corte Franca risulta designato come ricadente in zona vulnerabile da nitrati sia di origine agricola che di origine civile – v. Appendice D, NTA del PTUA “Programma di tutela e uso delle acque” – Regione Lombardia): l’estensione della viticoltura intensiva sta divenendo molto invasiva, spesso associata a edificazione massiccia… trattamenti chimici, appiattimento del paesaggio, impatto sulla popolazione residente, perdita dell’agricoltura tradizionale che significa anche perdita di ricchezza culturale e di biodiversità.
Non è raro assistere all’erezione di edifici imponenti (cantine, fabbricati produttivi, ristoranti, agriturismo, ecc.) in zone di pregio ambientale (spesso in posizione collinare dominante), “in barba” a qualsiasi regolamento/strumento di pianificazione urbanistica. Tutto cio’ avviene in forza di specifiche normative regionali. E’ possibile tuttavia – e lo riteniamo urgente – identificare zone completamente “inedificabili” (ad esempio la fascia collinare ai piedi del Monte Alto, oltre i 230 m di quota piuttosto che il “grande polmone verde” tra Nigoline e Colombaro).
Tutela della Riserva naturale Torbiere, anche salvaguardando da nuove edificazioni, dall'inquinamento acustico- luminoso e del suolo (es. scarichi inquinanti nei corpi idrici che confluiscono in torbiera, percolare dei trattamenti chimici dell’agricoltura intensiva ) le aree circostanti l'area protetta.
La partecipazione della popolazione alle assemblee è stata scarsa: si è toccato con mano che cosa è “la disaffezione alla politica”. Nelle assemblee pubbliche , in premessa l’A.C. ha comunicato che tra il centinaio di proposte/suggerimenti pervenuti in occasione dell’avvio del procedimento del PGT (maggio 2007), solo in 2 casi si sono avute osservazioni di interesse generale, per il resto si è trattato di avanzamento di richieste di tipo settoriale, di “desiderata” da parte di persone singole.
Auspichiamo da parte dell’Amministrazione una più adeguata pubblicizzazione delle iniziative a riguardo, ma soprattutto opera di sensibilizzazione e un’organizzazione che nelle varie fasi dell’iter del P.G.T. permetta di coinvolgere il maggior numero di persone, in modo che la partecipazione possa essere realmente “attiva” e la comunità possa davvero contribuire direttamente a decidere come dovrà essere Corte Franca nei prossimi anni.
Abbiamo sollevato nuovamente il problema del ventilato insediamento di attività industriale vinicola in zona agricola, ai piedi di Borgonato ( http://www.cortefranca.org/parcico/PDF/Cantina.pdf ): vero è che per il momento si tratta di un’ipotesi, ma è anche vero che se l’A.C. accogliesse tale istanza, inoltrata tramite Sportello Unico Attività Produttive (SUAP), sarebbe una vera e propria scelta politica (non tecnico-burocratica) in netto contrasto con quanto sottoscritto dall’amministrazione nel proprio programma (gli interventi degli ultimi anni inducono a escludere sia la realizzazione di ulteriori grandi strutture di vendita commerciali sia una ulteriore espansione del comparto produttivo esistente) ed anche con la volontà espressa dagli amministratori di contenere il consumo di suolo; è proprio per questi motivi che ci saremmo aspettati che durante le assemblee l’amministrazione stessa ne parlasse apertamente, tanto più che l’area che sarebbe oggetto di variante al P.R.G. è notevole, è attualmente area agricola e tutto ciò avverrebbe proprio al di fuori del PGT, dove invece, a nostro parere, tale proposta di variante andrebbe ricondotta, con adeguate misure di compensazione preventiva per il considerevole consumo di suolo.
L'Istituto comprensivo di Corte Franca è incompleto. In paese le scuole “materne” esistenti sono esclusivamente private, una per ogni singola frazione gli utenti non hanno possibilità di scelta fra scuola pubblica o privata. Nell’Istituto comprensivo sono presenti la Primaria e la Secondaria, ma non la scuola dell’Infanzia: il completamento con una scuola dell’infanzia garantirebbe continuità didattica ed educativa tra i tre gradi di scuola del I ciclo di istruzione, cioè un più organico collegamento dei curricoli nel passaggio da un ordine di scuola all’altro; valorizzerebbe al meglio le risorse culturali, professionali , umane e anche finanziarie. Poiché la scuola è un servizio che lo Stato garantisce a tutti i cittadini, in un paese come Corte franca non dovrebbe mancare una scuola dell’infanzia pubblica.
Problemi legati alla viticoltura intensiva (il territorio del Comune di Corte Franca risulta designato come ricadente in zona vulnerabile da nitrati sia di origine agricola che di origine civile – v. Appendice D, NTA del PTUA “Programma di tutela e uso delle acque” – Regione Lombardia): l’estensione della viticoltura intensiva sta divenendo molto invasiva, spesso associata a edificazione massiccia… trattamenti chimici, appiattimento del paesaggio, impatto sulla popolazione residente, perdita dell’agricoltura tradizionale che significa anche perdita di ricchezza culturale e di biodiversità.
Non è raro assistere all’erezione di edifici imponenti (cantine, fabbricati produttivi, ristoranti, agriturismo, ecc.) in zone di pregio ambientale (spesso in posizione collinare dominante), “in barba” a qualsiasi regolamento/strumento di pianificazione urbanistica. Tutto cio’ avviene in forza di specifiche normative regionali. E’ possibile tuttavia – e lo riteniamo urgente – identificare zone completamente “inedificabili” (ad esempio la fascia collinare ai piedi del Monte Alto, oltre i 230 m di quota piuttosto che il “grande polmone verde” tra Nigoline e Colombaro).
Tutela della Riserva naturale Torbiere, anche salvaguardando da nuove edificazioni, dall'inquinamento acustico- luminoso e del suolo (es. scarichi inquinanti nei corpi idrici che confluiscono in torbiera, percolare dei trattamenti chimici dell’agricoltura intensiva ) le aree circostanti l'area protetta.
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