4 - La cessione dei crediti
Cosa è la cessione dei crediti? Si tratta di un contratto bilaterale mediante il quale una banca, o una finanziaria, anticipa delle somme al proprio cliente a fronte della presentazione, da parte di quest'ultimo, di documenti che attestino l'esistenza di crediti verso terzi, presenti o futuri (ad esempio, fatture, contratti o altri documenti di credito). Con questa operazione, nella sostanza, la banca, o la finanziaria, anticipa i crediti che il proprio cliente vanta nei confronti di un terzo.
Ma cosa c'entra la cessione del credito in tutta questa vicenda? Se ne deve parlare perchè la ditta appaltatrice, che ha lavorato alla ristrutturazione dell'ex casa del fascio di Passirano, è ricorsa a questo tipo di finanziamento, che le è stato concesso da Fineco Factoring.
Ecco spiegato perchè, come già anticipato, Fineco Factoring è l'unico ed effettivo creditore del Comune di Passirano. Quale è la data in cui avviene la cessione del credito? Il 20 febbraio 2002, quindi prima che la ditta appaltatrice iniziasse i lavori di ristrutturazione dell'ex casa del fascio (cominciati, come abbiamo visto, a marzo 2002). L'atto notarile di cessione del credito - stipulato a Brescia, presso il notaio Biondi - viene registrato il 28 febbraio 2002.
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A questo punto apriamo una piccola parentesi per rilevare
l'evidente contrasto tra l'atto notarile di cessione del credito del 2002 - atto la cui esistenza viene confermata dalla delibera di Giunta del Comune di Passirano n° 115 del 12.12.2007 - e quanto scritto nell'articolo del Giornale di Brescia del 20 dicembre 2007 (per leggerlo clicca
qui),
in cui si riportano le dichiarazioni del Sindaco e dell'Assessore al Bilancio di Passirano, rese a proposito dell'errato pagamento di 90.000 euro.
In quell'articolo, infatti, si scrive testualmente:
"L'errore umano, la cui entità si aggira sui 90.000 euro, ha portato a versare il 5° stralcio dei pagamenti per i lavori effettuati alla banca d'appoggio indicata in fattura, e non alla finanziaria successivamente incaricata della riscossione dei crediti".
Proviamo a porci alcune domande:
a)perchè in quell'articolo si scrive di finanziaria incaricata della riscossione dei crediti, e non di finanziaria alla quale è stato ceduto il credito?
b)perchè si sostiene che la finanziaria è stata incaricata successivamente, se la cessione del credito, atto pubblico che è stato redatto davanti a un notaio, precede di oltre 18 mesi l'errato pagamento da parte del Comune di Passirano?
c)perchè questa personalissima interpretazione dei fatti?
d)queste "mezze verità" sono da imputare al corrispondente del Giornale di Brescia che ha nuovamente frainteso - e sarebbe la seconda volta consecutiva - le dichiarazioni rese da Sindaco ed Assessore al Bilancio?
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Ritornando ora alla cessione notarile del febbraio 2002, va segnalato che quell'operazione ha immediatamente prodotto per il Comune di Passirano l'obbligo di effettuare tutti i pagamenti derivanti dalla ristrutturazione dell'ex casa del fascio solo e direttamente alla Fineco Factoring. In altri termini, la ditta appaltatrice - già dal febbraio 2002, una volta perfezionata l'operazione di cessione del credito con Fineco Factoring - non aveva più alcun diritto di richiedere al Comune di Passirano versamenti a proprio favore per i lavori da eseguire all'ex casa del fascio.
Ma se la cessione dei crediti - come abbiamo visto - è un contratto bilaterale che si conclude con il solo accordo tra cedente (ditta appaltatrice) e cessionario (Fineco Factoring), come poteva il Comune di Passirano essere a conoscenza di quell'operazione? Visto che il trasferimento del diritto di credito dalla ditta appaltatrice alla Fineco Factoring è stato stipulato con atto notarile, l'avvenuta cessione è stata sicuramente notificata al Comune di Passirano.
O, altra ipotesi, il Comune di Passirano potrebbe aver autorizzato la ditta appaltatrice a ricorrere alla cessione del credito (ritorneremo più avanti sul tema dell'autorizzazione).
Premesso che la delibera di Giunta n° 115 del 12 dicembre 2007 conferma che il Comune di Passirano ha effettuato i primi 4 acconti relativi ai lavori all'ex casa del fascio direttamente a Fineco Factoring, era del tutto ovvio attendersi che anche il beneficiario del pagamento del 5° acconto di 89.000 euro dovesse essere solo e soltanto la stessa Fineco Factoring. E questo indipendentemente da qualsiasi eventuale altra indicazione riportata nelle fatture emesse dalla ditta appaltatrice.
Ma se la nostra interpretazione è corretta, allora non si comprende appieno il senso della già citata delibera di Giunta n° 76 del 21 giugno 2005, che riportando "... la somma di 89.603,23 euro a titolo di 5° Stato Avanzamento Lavori per la ristrutturazione dell'immobile denominato Ex-casa del Fascio è stata liquidata, come da richiesta, formalmente indicata in fattura dal Sig. T.S., e pagata alla Banca Cassa Padana filiale di Castelletto di Leno anziché alla Fineco Factoring Spa, ora Capitalia L&F Spa, come da comunicazione prot. 4603 del 18/05/05", lascia intendere che il Comune di Passirano, in quell'occasione, non abbia fatto altro che operare secondo le disposizioni impartite dalla ditta appaltatrice.
5 - Clausola mancante, o autorizzazione concessa dal Comune?
A questo punto il (preoccupato?) contribuente di Passirano si starà chiedendo: il Comune di Passirano poteva evitare in qualche modo di ritrovarsi impelagato in un ginepraio fatto di cessioni a factor, atti notarili, notifiche di cessione, autorizzazioni alla cessione, fatture presentate con errate indicazioni, pagamenti non dovuti, dichiarazioni di fallimento, ricorso ad avvocati, richieste di insinuazioni nel passivo fallimentare, elemento quest'ultimo che potrebbe costare al Comune decine di migliaia di euro?
Per rispondere a questa legittima curiosità è interessante analizzare il contenuto dei capitolati d'appalto di alcuni enti locali (per chi lo volesse, i testi sono facilmente reperibili su internet), all'interno dei quali si trova frequentemente una dicitura uguale, o simile, alla seguente: "E' vietato cedere in tutto o in parte i crediti derivanti dall'avvenuta esecuzione dei servizi previsti in contratto, senza l'espressa autorizzazione preventiva dell'Amministrazione appaltante".
A conferma di quanto ora affermato, si deve tener presente che lo stesso articolo 6 del bando di gara del dicembre 2007 - che riguarda l'affidamento dei servizi di gestione globale della biblioteca, indetto proprio dal Comune di Passirano - prevede che "... non è ammessa la cessione del credito senza la preventiva autorizzazione di questa Amministrazione". Questo cosa significa? Semplicemente che il Comune di Passirano, in occasione del bando di gara del dicembre 2007, si è riservato la facoltà di concedere alla ditta appaltatrice la possibilità di cedere il credito derivante dall'appalto in oggetto.
Eccoci così arrivati al punto nodale della questione: la cessione del credito è un evento che la pubblica amministrazione, se vuole, probabilmente può evitare. Abbiamo già visto come: inserendo nel contratto di appalto una clausola ad hoc.
Se così fosse, bisognerebbe prendere atto che, contrariamente a quanto avvenuto a dicembre 2007, nell'appalto del 2002 il Comune di Passirano o non ha inserito quella clausola, o se l'ha prevista, ha espressamente autorizzato la ditta appaltatrice a cedere il credito.
Tra le due ipotesi, la seconda sembra la più verosimile, visto che la delibera di Giunta n° 115 del 12 dicembre 2007 riporta quanto segue: " ... sussiste una responsabilità di tipo amministrativo-contabile di taluni soggetti [...] in quanto gli stessi, in considerazione della intervenuta ed autorizzata cessione del credito [...]". Cosa altro potrebbe significare quel termine "autorizzata", se non che il Comune di Passirano nel 2002 ha consentito che la ditta appaltatrice cedesse il credito derivante dai lavori all'ex casa del fascio a Fineco Factoring?
6 - Le domande
A questo punto alcune domande, partendo dalle più scontate:
a)perchè il capitolato d'appalto dell'ex casa del fascio del 2002 ha consentito che la ditta appaltatrice cedesse il credito senza essere preventivamente autorizzata dal Comune di Passirano?
b)se invece - come sembra - quella clausola fosse stata prevista anche nel capitolato del 2002, quali sono le motivazioni che hanno convinto il Comune di Passirano ad autorizzare la ditta appaltatrice alla cessione del credito, operazione di finanziamento che è stata richiesta addirittura prima di iniziare i lavori?
c)perchè a fronte di un errato pagamento di 90.000 euro, sia la Giunta Zinelli che la Giunta Gerardini non ritengono di dover informare dell'accaduto il Consiglio Comunale, ma confinano la notizia nel blindato perimetro del "palazzo" fino a novembre 2007, gestendola ed amministrandola nel frattempo come se si trattasse di una questione privata ed irrilevante?
d)perchè Sindaco e Giunta (attuali e precedenti) non hanno mai ravvisato la necessità di fornire ai cittadini e al Consiglio Comunale informazioni dettagliate su un'opera pubblica che potrebbe costare 700-800.000 euro (non esattamente un'inezia, quindi), e i cui lavori si stanno trascinando da quasi 6 anni?
e)cosa pensano i Revisori Contabili del Comune di Passirano di come è stata gestita la vicenda dell'errato pagamento di 90.000 euro?
f)i cittadini di Passirano devono essere particolarmente felici ed orgogliosi di come i loro Amministratori (ex ed attuali) hanno gestito e stanno gestendo le risorse finanziarie della loro comunità?
g)c'è qualcuno tra i nostri Amministratori (attuali o ex) che sente il dovere di assumersi la responsabilità politica di quanto è avvenuto?