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sabato 17 gennaio 2009

Falso problema?

Nel post Il PGT? Un'occasione per far soldi abbiamo riportato i dubbi e le perplessità dell’Assessore Provinciale al Territorio, Francesco Mazzoli, legati alla possibilità che i Comuni utilizzino l’urbanistica contrattata per "far cassa". Premesso che nel PGT di Passirano anziché parlare di "urbanistica contrattata" si ricorre ad una più rassicurante definizione, quella di "pianificazione negoziata" — certamente più elegante e raffinata, ma assolutamente uguale nella sostanza — vediamo ora di capire lo stato dell’arte di una delle opere che il PGT di Passirano individua come prioritarie. Si tratta del polo scolastico, un tormentone che val la pena di affrontare per analizzare alcuni aspetti della questione.

Iniziamo dal
documento di Sostenibilità Finanziaria (pagina 271) del PGT, che rileva come “.. . dal 1981 al 2006 i giovanissimi 0-14 anni sono passati da 1.075 a 1.034, con un calo di 41 “bambini-ragazzi”, pari ad un decremento del 3,8%”. L’ovvia considerazione è che nei 15 anni presi in esame non si è registrato alcun incremento della popolazione scolastica, ma, al contrario, il numero dei bambini-ragazzi é addirittura diminuito. Attenzione, perchè questa tendenza ben difficilmente potrà cambiare nel tempo. A dirlo non siamo noi, ma ancora una volta il documento di Sostenibilità Finanziaria del PGT: “… Passirano pare confermarsi come un paese tendenzialmente deprivato della popolazione giovanile, delle famiglie o anche delle coppie con figli, troppo sbilanciato sui single e sulla popolazione anziana". Più chiaro di così...

Secondo aspetto, tutt'altro che irrilevante. La costosissima idea del polo scolastico è finita dritta dritta nel Piano di Governo del Territorio, in totale assenza di interlocutori esterni. Spariti dalla scena cittadini, genitori, insegnanti, alunni, Consiglio d'Istituto, Osservatorio Scolastico, Consigli di Amministrazione delle Fondazioni delle scuole dell'infanzia, anche questa volta, come in tante altre occasioni, sul palcoscenico, ad occuparsi di edilizia scolastica, sono rimasti i soliti noti. Il risultato? Al momento pare in linea con quello conseguito in anni recenti.

Già, ma cosa era successo? A beneficio dei contribuenti di Passirano vediamo di riassumerlo brevemente. Nel 2000 si inaugura la nuova scuola media, intervento costato alcuni miliardi di lire che, così era stato detto, avrebbe fatto fronte in maniera adeguata e definitiva alle esigenze di edilizia scolastica. Nel
2005, questa stessa Amministrazione spende altri 650.000 euro per la mensa scolastica e per alcune nuove aule nella scuola elementare di Passirano. Visto che il PGT di Passirano è in gestazione da almeno 2-3 anni, ne deriva che mentre si lavora alacremente alla ristrutturazione della scuola elementare (2005), qualcuno sta già elaborando programmi e progetti relativi al nuovo polo scolastico. Come la vogliamo definire? Tutto, tranne lungimiranza.

Due domande prima di continuare. Perchè ogni 3-4 anni a Passirano torna regolarmente alla ribalta il tema dell'edilizia scolastica? E' lecito attendersi che anche da noi interventi del genere siano pensati per durare almeno 20 anni, così come accade da altre parti?


Qualche ben informato sostiene, tuttavia, che il vero problema non sarebbe stata la carenza di programmazion
e, ma la mancanza di volumetrie immediatamente disponibili per fronteggiare esigenze scolastiche che si sarebbero manifestate senza alcun preavviso(?). Una teoria tutta da dimostrare, non tanto per l'imprevedibilità della crescita della popolazione scolastica (smentita dallo stesso PGT), quanto per la presunta carenza di edifici pubblici. Perchè se quest'ultimo fosse il vero motivo del contendere, il vecchio municipio, e l'edificio ex SIA non sarebbero stati rasi al suolo, ma sarebbero stati molto più saggiamente recuperati per adibirli a nuove destinazioni di servizio pubblico. Tanto più che quei due immobili si trovavano in pieno centro del paese!

Detto che il Piano dei Servizi, alla voce polo scolastico, prevede una spesa di 1.000.000 di euro solo per l’acquisizione del primo lotto (!), il polo scolastico potrebbe essere davvero un falso problema. Un
dubbio legittimo, perchè troppi sono gli aspetti poco chiari di questo tormentone: decremento della popolazione scolastica, totale rifiuto da parte dell'Amministrazione ad accreditare a palazzo interlocutori degni di tale nome, programmazione deficitaria che ha generato ripetuti e costosi interventi tampone, definitiva demolizione di edifici pubblici che potevano essere recuperati anche per eventuali necessità di edilizia scolastica. Ce n'è quanto basta per ripensare l'intera operazione polo scolastico, tanto più che questi non sono tempi di floride disponibilità finanziarie. Anzi...



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