La bellezza del paesaggio è un bene di cui tutti devono poter godere. E' un diritto quotidiano di cittadinanza.
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Paesaggio territorio e ambiente
L’articolo 9 della Costituzione recita: «La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione». A Passirano avremmo voluto Sindaco e Giunta coerenti con quanto hanno scritto nel programma elettorale del 2004, e con il dettato della Costituzione. Sindaco e Giunta che non considerino cemento e asfalto «la modernità con cui convivere» a tutti i costi. Ma siccome le promesse fatte in campagna elettorale vengono spesso dimenticate, a maggior ragione i cittadini devono convincersi che non possono essere i Comuni ad avere «l’ultima parola» a proposito di edilizia e paesaggio. Anche perché con il “boom” edilizio i Comuni continuano a trovare con facilità un bel pò di soldi. E quando si parla di soldi, può essere molto difficile essere neutrali rispetto alla domanda ininterrotta dei costruttori. Certamente i Comuni sono più sensbili all'introito delle concessioni edilizie che al fascino del paesaggio. Un modo di pensare pericoloso e ormai anacronistico, uno "sviluppo" (qualcuno, nonostante tutto, si ostina ancora a definirlo così!) che, in mezzo secolo, ha portato alla cementificazione di circa 12 milioni di ettari di suolo libero. Una follia che nessuno sembra riuscire ad arrestare. Cemento tutto legale, in teoria, tirato su nell’ambito dei piani regolatori (e loro varianti, naturalmente).
Il rimedio? Una forte presenza dei cittadini nelle scelte in tema di urbanistica, edilizia, paesaggio. Altro che Piani Paesistici "chiavi in mano", come quello di Passirano!
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