Appello del "Comitato per la Bellezza" al Presidente della Repubblica: scongiurare il saccheggio finale del paesaggio
Etichette:
Paesaggio territorio e ambiente
Di seguito parte della lettera inviata al Presidente della Repubblica il 23.3.2007.
_____________
Siamo all’ultimo assalto: il Belpaese rischia di essere rovinato per sempre da una “febbre” edilizia senza tregua che sta spargendo cemento e asfalto anche nei più bei paesaggi, nei siti vincolati, nei parchi o ai loro margini. Il nostro è un drammatico, accorato, urgente appello: stiamo per approdare a quella “abrogazione del paesaggio italiano” predetta da Antonio Cederna in tempi già bui e che si rivelano comunque migliori degli attuali. Nella seconda metà del ‘900 l’Italia ha divorato, spalmandoli di asfalto e cemento, oltre 11 milioni di ettari di superfici libere e quindi di paesaggi intoccati. Una superficie enorme, pari ad un terzo del territorio nazionale ancora libero da costruzioni nel 1951, pari cioè all’intero Nord del Paese. E il ritmo di erosione del suolo e del paesaggio si è fatto sempre più accelerato: se prima si parlava di 100.000 ettari “mangiati” ogni anno, oggi le statistiche Istat (che non registrano, fra l’altro, la massa dei recenti abusi edilizi) parlano, fra 1997 e 2003, di 380.000 ettari consumati in media all’anno.
Regioni preziose come il Lazio e la Toscana saranno, in meno di mezzo secolo, cementificate e asfaltate integralmente. Una autentica follia. Resa possibile dalla mancanza di una legge urbanistica generale aggiornata e severa, dalle maglie sempre più larghe dei controlli regionali e comunali, dalla contrattazione, di fatto, con la proprietà fondiaria, o addirittura dall’abbandono di ogni regola pianificatoria. Mentre l’intervento pubblico nell’edilizia, e in particolare nel recupero dell’esistente, langue e la nostra offerta di edilizia economica è ai suoi minimi storici, lontanissima dalla media dei Paesi europei sviluppati. Una vergogna. Siamo di fronte ad una ondata speculativa gigantesca che, dopo aver cementificato le coste, invade sempre più le valli interne, il territorio collinare, compromettendo la risorsa-paesaggio. Che invece è fondamentale “in sé” e lo è pure per il turismo nazionale e internazionale, di oggi e di domani. Un autentico suicidio, dunque. In ogni senso.
___________________
Per il Comitato per la Bellezza: Vittorio Emiliani, presidente, Desideria Pasolini dall’Onda (fondatrice di Italia Nostra), Arturo Osio (fondatore del Wwf Italia), Luigi Manconi, sottosegretario, Irene Berlingò, presidente Assotecnici, Gaia Pallottino, ambientalista, Vezio De Lucia, Paolo Berdini, Filippo Ciccone e Bernardo Rossi Doria, urbanisti, Violante Pallavicino, giornalista, Annarita Bartolomei, operatrice culturale.
1 commento:
Evviva il comitato di Monterotondo!! Lo sapevate che alcuni protagonisti del comitato hanno qualche piccolo abuso edilizio? Vi aggiorneremo in seguito quali e quanti.
Posta un commento