Giugno 2007 - Seconda lettera al Direttore del Giornale di Brescia
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Il Comune di Passirano ha presentato il Piano Paesistico Comunale che sarà la guida del prossimo piano regolatore. Su questo piano vengono identificate le aree di maggiore o minore pregio paesistico così da classificare le possibilità di edificazione nei prossimi anni; il piano paesistico regionale e di conserva il piano provinciale di controllo del territorio identificano la zona territoriale di Monterotondo nella cerchia intermedia delle colline moreniche come area di criticità. Si intende con questo che, a dispetto dei pregi paesistici e geografici della territorio, la pressione di espansione urbana degli ultimi anni e prima la relativa povertà locale, ha comportato un discreto degrado dell’edificazione e frammistione di aree produttive e agricole. È quindi necessario che la pianificazione degli interventi urbani ed agricoli sia rivolta al recupero dei valori di paesaggio e di conservazione ambientale che sono stati sacrificati in passato. Per contro il piano comunale ribadisce il degrado attuale della zona e ne sancisce la definitiva perdita di valore paesistico classificando l’intero nucleo urbano (compreso il parco pubblico affacciato alla vallata fra le colline) in classe 2 (privo di significato paesistico). Infierisce ancora sulle aree limitrofe l’edificato (campi che ancora non sono stati traformati in vigneti), (vedi foto in alto), classificando tutto il territorio ai piedi della collina del “monte Rotondo” e di quella accanto, in classe 3 (scarso valore paesistico). Qui, con il plauso dei palazzinari locali e di fuori, è lecita “la realizzazione di complessi abitativi” del tipo di quelli realizzati negli ultimi 3 anni nel borgo (vedi foto in basso), peraltro senza la consulenza e il controllo della Commissione Edilizia, abolita nel 2001 e mai ripristinata. Ora ben sappiamo che nei paesi di Franciacorta esiste un gran numero di abitazioni sfitte o affittate a non residenti al solo scopo di garantire reddito agli investitori. Ben sappiamo anche che il valore e il pregio dell’intero distretto franciacortino è assai compromesso della feroce edificazione, immotivata da pressione demografica o di flusso dalla città; ben sappiamo che le strutture logistiche sono e saranno sempre più insufficienti e comporteranno ulteriore demolizione di spazi agricoli e di superficie coltiva, boschi, rive e lame. La nostra petizione al Sindaco su questo tema, accompagnata da 345 firme di cittadini di Monterotondo (51% degli elettori), è stata completamente ignorata. Chiediamo ancora alla Giunta Comunale di Passirano e al suo Sindaco che, anche in onore alle promesse elettorali, rivedano la classificazione delle aree di Monterotondo e rimuovano la condanna a “realizzazione di complessi abitativi” nel nostro borgo. Invitiamo i nostri compaesani e tutti i bresciani a cui stia a cuore lo spazio verde e la natura che ci resta a disposizione, ad intervenire perchè sia rispettata la qualità dell’ambiente superstite a beneficio di chi ci vive e di tutti coloro che possano venire ad apprezzarla.
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