Una visione più restrittiva. E più realistica...
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La politica a Passirano
Articolo del Giornale di Brescia del 2 luglio 2008. Passirano, «risparmiare il territorio, stop all’espansione».
L’Osservatorio comunale Ambiente e Territorio ha organizzato un incontro pubblico per discutere del Documento di Piano Preliminare e approfondire i temi legati alla tutela del territorio. All’appuntamento erano presenti le tre associazioni rappresentate all’interno dell’Osservatorio: Legambiente, l’Associazione per la tutela ambientale della Franciacorta e La Gratuità, a cui l’Amministrazione ha chiesto di stilare una proposta per il Piano di governo del territorio. La sala civica di Passirano era particolarmente affollata.
Parzanini, responsabile Legambiente provinciale affonda: «Non bisogna più costruire a prescindere dalle vere esigenze endogene ed è necessario contenere il consumo di territorio. Erbusco ha avuto riconoscimento di vincolo paesistico su molte aree di pregio e Passirano deve prendere esempio». Parzanini porta all’attenzione del pubblico alcune questioni specifiche. Innanzitutto ci sarebbe la criticità della zona industriale al confine con Ospitaletto, non ancora collaudata né urbanizzata e ancora senza fognature. Poi la necessità di salvaguardia delle zone agricole e in particolare la bassa pianura di Passirano. Infine indica che sarebbero state messe a progetto troppe strade inutili, invece di incentivare il trasporto pubblico, non ultimo quello ferroviario.
La visione delle tre associazioni è insomma più restrittiva del Pgt: lo stesso Sovrintendente ai beni architettonici e al paesaggio, Luca Rinaldi, auspica un Pgt di contenimento e non di espansione.
Parzanini, responsabile Legambiente provinciale affonda: «Non bisogna più costruire a prescindere dalle vere esigenze endogene ed è necessario contenere il consumo di territorio. Erbusco ha avuto riconoscimento di vincolo paesistico su molte aree di pregio e Passirano deve prendere esempio». Parzanini porta all’attenzione del pubblico alcune questioni specifiche. Innanzitutto ci sarebbe la criticità della zona industriale al confine con Ospitaletto, non ancora collaudata né urbanizzata e ancora senza fognature. Poi la necessità di salvaguardia delle zone agricole e in particolare la bassa pianura di Passirano. Infine indica che sarebbero state messe a progetto troppe strade inutili, invece di incentivare il trasporto pubblico, non ultimo quello ferroviario.
La visione delle tre associazioni è insomma più restrittiva del Pgt: lo stesso Sovrintendente ai beni architettonici e al paesaggio, Luca Rinaldi, auspica un Pgt di contenimento e non di espansione.
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